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Editoriale - Come funziona il giornale Paese Mio? Stampa

 

La risposta è molto semplice. Paese Mio è una iniziativa editoriale privata. Il giornale è totalmente gratuito per i lettori, l'unica fonte di sostentamento (economicamente parlando) è data dalla pubblicità. Tolte le spese, i soldi rimanenti sono lo stipendio di chi vi sta scrivendo. Le spese sono quelle di stampa, grafico, giornalisti, venditore; altri soldi sono destinati alla persona che si occupa del sito internet. Tranne quelli per la stampa, gli altri soldi finiscono nelle tasche di famiglie albinesi. Anche le persone che distribuiscono il giornale sono di Albino. Ricordo che la distribuzione di Paese Mio avviene “porta a porta” a tutte le 7200 famiglie di Albino. Un'altra copia a testa ai negozianti. Nel supporre che qualche famiglia (per svariati motivi) non riceva il giornale, lascio personalmente diverse copie nei luoghi pubblici (biblioteca, comune, bar della piazza del mercato, bar della stazione, funivia, supermercati vari...) e in alcune edicole (Bondo, Comenduno, Desenzano, Valle del Lujo). Altre copie sono destinate alle edicole dei comuni limitrofi e altre ancora spedite per posta agli albinesi residenti all'estero che ne hanno fatto richiesta.

 

Purtroppo, il mese scorso un grave e improvviso problema di salute è occorso a un “distributore” (a proposito, permettetemi di fargli un grosso in bocca al lupo). Questo fatto, capitato proprio durante questa delicata fase per il giornale, ha “scombussolato” tutto il piano organizzato per la distribuzione. Così, trascorsi 10 giorni di calendario, necessari per la completa distribuzione, ho fatto le solite telefonate a campione (ciò si ripete ogni mese da oltre 6 anni, prendo una quindicina di numeri dall'elenco telefonico, un paio per frazione più Albino capoluogo, e chiedo se il giornale è stato recapitato) e mi sono subito accorto di qualche problema in Valle del Lujo e in una parte di Comenduno. Ciò è successo data l'imprevedibilità dell'evento. La cosa NON PUO' E NON DEVE RIPETERSI: sono già corso ai ripari anche se adesso tutto è rientrato nella normalità. Per un giornale come Paese Mio questi inconvenienti non sono ammissibili anche solo per onestà, professionalità e rispetto nel prossimo. Ogni giorno, in nome del giornale, io e i miei collaboratori mettiamo in gioco noi stessi, le nostre facce e il nostro lavoro. Come potremmo far ciò se questi problemi continuassero nel tempo? Inoltre, il 50% del successo di Paese Mio è dato dalla capillarità della distribuzione: se l'inserzionista di turno ha un riscontro, il suo investimento è giustificato e, sicuramente, torna ancora a far pubblicità sul giornale. Da tutto ciò, converrete con me, che è mio interesse personale che il giornale arrivi a destinazione.

Per un periodo il giornale è stato distribuito dalle poste. Ma, anche lì, una serie di problemi interni e il fatto che ogni tre mesi cambiavano 4 o 5 postini, la distribuzione del giornale ha avuto problemi. Dopo segnalazioni ricevute da diverse parti di Albino (via Mazzini, via Crespi, Casale, Fiobbio, zona Vigor....) ho cambiato il servizio. Purtroppo, la distribuzione è un lavoro basato sulla fiducia (io non posso verificare fisicamente che ogni cassetta postale abbia il suo giornale) ma le persone a cui ho affidato questo servizio (ormai da più di un anno) rispondono pienamente ai canoni da me richiesti. Purtroppo, quello che è successo il mese scorso, non era prevedibile.

Chiedendo scusa al Comune (in quanto Paese Mio contiene il notiziario comunale “Terre d'Albino), agli inserzionisti e ai lettori tutti chiedo cortesemente che, eventuali disguidi nella distribuzione vengano segnalati anche alla redazione onde poter intervenire per rimediare.

Grazie a tutti per la collaborazione

 

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