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Una lente su….”le politiche sociali” Stampa

All’indomani delle elezioni amministrative di giugno del 2009 un amico mi ha spedito un SMS in cui diceva: ”…ricordatevi sempre di chi è povero e spesso schiacciato dalle situazioni”.

Così, investito di questa responsabilità, ho cominciato a misurarmi con la grande opportunità che mi è stata affidata.

La prima impressione che ho avuto incontrando “dall’interno” il mondo dei Servizi Sociali comunali è stata quella di una struttura complessa e articolata, ricca di professionalità che mette in atto una serie infinita di iniziative: dall’asilo nido ai centri ricreativi estivi, dagli interventi per l’integrazione dei disabili a quelli per le persone straniere, dalle iniziative a favore dei minori a quelle per gli anziani, da quelle per il disagio adulto a quelle per le nuove povertà…

Una rete di interventi e di collaborazioni che assicura funzioni di qualità che non tutti i comuni possono fornire.

I servizi vengono messi in atto in parte con iniziative gestite a livello locale (direttamente o in collaborazione con cooperative, associazioni, fondazioni) e in parte sovra comunale.

Sulla base della legge 328 i Sindaci del nostro Ambito Territoriale (che va da Ranica a Casnigo), si incontrano in assemblea per concordare programmi e strategie dando mandato a una società creata appositamente (Società dei Servizi Valle Seriana) per gestire servizi dedicati ad anziani, minori, disabili e disagiati, utilizzando il contributo economico che ogni comune mette nel Fondo sociale, pari a 24 € per abitante.

L’accordo tra i comuni dell’Ambito ha consentito nel tempo di estendere a tutte le amministrazioni alcuni servizi che in passato solo i comuni più grandi potevano permettersi.

In generale credo che, pur sempre migliorabile, il lavoro che viene svolto possa essere apprezzato per qualità e quantità di interventi.

Le note dolenti arrivano soprattutto sul piano economico, perché le risorse a disposizione sono poche, a fronte anche della crisi occupazionale in atto, che non ha precedenti negli ultimi decenni.

L’Amministrazione, anche prima delle elezioni, ha messo in bilancio risorse superiori a quelle del 2008, ma il risultato è sconfortante!

Lo scorso anno erano stati stanziati poco meno di 160.000 € (oltre a quelli destinati al Fondo Sociale della 328): nei primi sei mesi del 2009 sono stati già impiegati circa 160.000 € ed

è stato utilizzato completamente il Fondo di 108.000 € destinato alle persone che hanno recentemente perso il lavoro o sono state messe in cassa integrazione!!!

Sarà davvero difficile rispondere adeguatamente alle necessità dei prossimi mesi…

Come possiamo uscire da questa situazione?

Certo non piangendoci addosso, per cui cercheremo di lavorare principalmente su due binari: da un lato valutando le modalità con cui vengono erogati i sussidi, cercando di privilegiare le situazioni per le quali è possibile elaborare un progetto insieme a chi ha bisogno (consapevoli che esistono situazioni di significativa criticità) dall’altro potenziando la collaborazione tra comuni per mettere a punto strategie di più ampio respiro e reperire risorse proporzionalmente più significative e meglio spendibili, convinti che anche lo Stato andrà pungolato a fare la sua parte di più e meglio.

Gerolamo Gualini

 

 

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