Un supermarket al posto di due minimarket |
Non sono bastate due ore di discussione, a volte accesa e dai toni polemici, con l’ex-sindaco Piergiacomo Rizzi a lanciare strali contro i vecchi responsabili dell’Ufficio Tecnico e le lentezze del Comitato di Vigilanza della regione Lombardia. Non sono bastate le motivazioni che sottendevano le dichiarazioni di voto della lista “Rizzi, sindaco degli albinesi”, che paventavano grossi limiti nell’architettura del documento proposto dalla maggioranza. E non sono bastate neanche le perplessità manifestate dal capogruppo del PDL Davide Zanga, in merito a certe soluzioni viabilistiche che si andrebbero a realizzare. Alla fine, il contenzioso in atto fra l’amministrazione comunale e la società immobiliare Albino Prima, che ha in carico il Piano Integrato di Intervento Centro Honegger, si è dipanato e si è sbloccato.
In pratica, con il voto favorevole della maggioranza di “Per Albino: progetto civico” e della forza di opposizione Lega Nord (presente soltanto il consigliere Gina Bertocchi), è stata accettata la richiesta della società Albino Prima di una variante al Piano Integrato d’Intervento, che permetta l’unione delle due licenze di vendita alimentare, una di 1.223 mq e l’altra di 1.248 mq, così come previste da una convenzione firmata con la precedente amministrazione (quella dell’ex-sindaco Mario Cugini) nel 2004, in una sola struttura di food di 2.500 mq. Dopo un anno di forti tensioni sociali, scaturite in mobilitazioni da parte degli operai impegnati nei lavori e sit-in davanti al Municipio, contestazione di manomissione del Piano di Governo del Territorio da parte di Albino Prima, con corredo di denunce alla Procura della Repubblica e richiesta di risarcimento dei danni da parte dell’amministratore delegato di Albino Prima, Domenico Calzaferri, nell’ultima seduta del consiglio comunale si è approvato un atto di indirizzo che dà mandato al sindaco Luca Carrara di proporre alla società Albino Prima un patto aggiunto alla convenzione stipulata nel 2004, in virtù del quale si ridefiniscono le condizioni di scambio fra pubblico e privato.
In buona sostanza, si è dato il via libera all’unione delle due strutture di vendita alimentare (non concessa dalla precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex-sindaco Piergiacomo Rizzi (ex-Lega Nord), in cambio di una sostanziosa contropartita economica. In dettaglio: due rotatorie, una in via Duca d’Aosta, davanti allo stabilimento Honegger, l’altra davanti al santuario della Madonna del Pianto; una pista ciclabile e un percorso pedonale protetto lungo la strada provinciale, che andrebbe poi a raggiungere la stazione della TEB (“il distributore di benzina rimane – ha detto il sindaco Luca Carrara - altrimenti, a detta della Provincia di Bergamo, servirebbe un milione di euro per spostarlo”); un nuovo marciapiede sul lato nord della strada provinciale; alcuni attraversamenti a raso protetti (“i flussi di traffico sono destinati a diminuire”, ha aggiunto il sindaco); il completamento dell’area di ingresso al campo comunale Falco; la realizzazione della palazzina-servizi che accoglierà le sedi delle società sportive, sempre presso il campo comunale Falco; l’assunzione presso le sedi commerciali e terziarie del Centro Honegger di 40 addetti che versano in stato di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione, con contratto a tempo pieno e indeterminato (addetti residenti nel Comune di Albino e con età superiore ai 40 anni). Inoltre, per la completa esecuzione degli impegni sull’occupazione, la società Albino Prima costituirà una garanzia fideiussoria di 200.000 euro (nell’atto di indirizzo approvato nello scorso febbraio in consiglio comunale si parlava soltanto di 50.000 euro). L’atto d’indirizzo, come detto, è stato approvato soltanto dalla maggioranza di “Per Albino: progetto civico” e dalla Lega Nord, mentre voto di astensione è stato espresso dal Pdl che, per voce del capogruppo Davide Zanga ha espresso perplessità su alcune soluzioni viabilistiche: “Vogliamo un’indagine sul traffico, per verificare se la strada provinciale, che verrà declassata a comunale, riceverà minori flussi di traffico. Non vogliamo, come propone la maggioranza, l’eliminazione dell’attuale sottopasso davanti al santuario della Madonna del Pianto. Abbiamo dei dubbi sugli attraversamenti a raso protetti sulla strada provinciale e sull’installazione di un semaforo prima della rotatoria, perché si creerebbero code pesanti durante le ore di punta e in estate. Inoltre, gli attuali cassaintegrati del cotonificio Honegger devono avere una corsia preferenziale nelle 40 assunzioni nel futuro centro commerciale”. Netta contrarietà da parte dell’ex-sindaco Piergiacomo Rizzi. “L’atto di indirizzo votato nel febbraio scorso dalla mia maggioranza non è tanto diverso da quello proposto dall’attuale maggioranza. Io, però, sulla variante richiesta da Albino Prima volevo un parere dalla Commissione di Vigilanza della Regione Lombardia, che a tutt’oggi sto ancora aspettando. Forse, la fretta di questo ok all’unione delle due licenze per il supermarket è dettata dalla richiesta di risarcimento dei danni per 29 milioni che è arrivata sul tavolo del sindaco da parte di Albino Prima.” Andrea Bonomi |