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Lega Nord Stampa

L’estate se ne và, le vacanze sono finite ed il tradizionale appuntamento di fine agosto ha avuto la sua grande manifestazione con la “BERGHEM FEST” di Alzano Lombardo. Quella di quest’anno è stata la 20^ festa della Lega Nord Bergamasca e questa ricorrenza si è veramente sentita in tutta la sua importanza. Festeggiare per la ventesima volta la presenza della Lega Nord sul nostro territorio è stata una grandissima emozione, soprattutto dopo il complessivo successo elettorale ottenuto lo scorso giugno alle elezioni europee e provinciali. La lega Nord è e resta il primo partito del nostro territorio e della nostra valle. La perfetta organizzazione dell’evento e la grande affluenza di pubblico, di Leghisti sostenitori e militanti in primis, ma anche di semplici cittadini vicini al nostro movimento, hanno ripagato con grande soddisfazione l’immane lavoro svolto da tutti i volontari che hanno contribuito, con la loro capacità, abnegazione ed i loro sforzi a mantenere alto il gradimento della festa verso tutti i frequentatori, nessuno escluso. Dal semplice addetto alle pulizie e riordino della struttura o alla custodia dell’intero complesso, passando per le cucine, il bar e per ogni altra mansione, si è sentito il vero affetto se non amore che la gente ha per il movimento rappresentato dall’effigie dell’Alberto da Giussano. Essere leghisti non è solo passione ma anche fede! Fede negli ideali, nell’autonomia, nella sovranità del proprio territorio, nell’attenzione alle proprie tradizioni, alla propria gente, alla propria famiglia, alla propria terra.

L’entusiasmo che ha percorso tutte le dieci giornate della festa è stato immenso ed ha toccato la sua somma espressione nelle giornate in cui sono intervenuti i nostri ministri e parlamentari; Umberto Bossi è e rimane l’illuminata guida del movimento, la sua arguzia, sagacia e capacità politiche non sono state minimamente scalfite dal grave infortunio fisico che lo ha colpito tempo fa.

I nostri ministri, cominciando da Calderoli che ha raggiunto una maturità politica da farlo sembrare uno statista;Zaia, ministro delle risorse agricole e grande difensore del comparto anche a livello europeo; il vice ministro Castelli, già ministro della giustizia in un momento quanto mai delicato; Giorgetti, presidente della commissione parlamentare bilancio, che con Tremonti regge le sorti della nostra economia accompagnandoci verso la fine dell’attuale ciclo di criticità; i nostri parlamentari ed il presidente dalla provincia Pirovano; tutti hanno portato il loro grande contributo alla splendida riuscita della festa organizzata dalla segreteria provinciale e dall’onorevole della nostra valle Nunziante Consiglio, al quale và riconosciuto “onore al merito”. Gli invitati ai dibattiti (tutti di grande spessore politico) hanno coinvolto ed infiammato la platea nella varie serate con dibattiti intensi su tematiche attualissime e di interesse generale. Tutto questo ha confermato la vitalità del nostro movimento ed il gradimento di gran parte della popolazione. La Lega Nord, unitamente al PDL, anche nelle passate elezioni, ha dimostrato di avere la preferenza della larga maggioranza degli elettori, anche albinesi, nonostante in Albino, per questioni e ripicche puramente personali, si sia verificato un cambio nel colore dell’amministrazione : da verde ad arancione. Ma questo non significa che la maggioranza relativa della cittadinanza di Albino non sia sensibile agli ideali della Lega Nord. Le quasi 4.000 preferenze sia alle elezioni europee, sia a quelle provinciali, su un corpo di votanti di circa 11.000 elettori, sono stati voti di cittadini convinti nella loro scelta politica ed in termini numerici hanno superato “l’agglomerato” delle forze di sinistra che unite sotto il simbolo di una lista civica hanno ottenuto l’elezione del loro candidato sindaco. Risultato, questo, ottenuto per demerito di chi, ingratamente, ha coltivato operazioni ed accordi fatti in spregio a qualsiasi coerenza politica e dignità umana. S’è visto anche all’ultimo consiglio comunale, dove finalmente è stata portata a conclusione, anche col voto favorevole della Lega Nord, un’annosa questione che le scelte delle amministrazioni a guida leghista già avevano impostato nel modo più appropriato per la città di Albino, ma contrastate sino all’ultimo dall’ex primo cittadino. S’è visto in consiglio come una sparuta parte della minoranza ha vanamente, maldestramente e goffamente, sostenuto tesi contrarie alla definizione dei rapporti inerenti l’insediamento di Albino Prima, negando sino all’ultimo la pericolosità di una situazione estremamente penalizzante per il comune di Albino. La situazione creata per la pretestuosa indecisione nel dare risposte al cittadino ha esposto l’amministrazione comunale alla richiesta di danni da parte dell’operatore privato per un importo complessivo di 29.600.000,00 euro; che ciò fosse giustificato, attendibile e reale era compito dell’Autorità Giudiziaria determinarlo, ma il primo cittadino aveva l’onere e il dovere di dare una risposta alle istanze pervenutagli dall’imprenditore, così come già il nostro movimento gli aveva dato quale scelta di indirizzo politico. Così, com’è avvenuto per l’evento elettivo e per la seconda volta, la nuova amministrazione ha beneficiato dei demeriti acquisiti dall’ex sindaco e dai suoi sostenitori, compagni di lista, che hanno offerto agli arancioni una ghiotta possibilità di risolvere una annosa questione per il quale poco o nulla hanno fatto, mentre il Rizzi, disdegnando le indicazioni provenienti dalla Lega Nord, ha fatto perdere alla comunità albinese una ricca contropartita ben superiore a quella attualmente ottenuta. La delibera assunta dal consiglio comunale ci ha trovati concordi (Rizzi & C. contrari) perché evita il pericolo che tutto l’insediamento, oggi incompleto, si trasformi in un’opera indefinita e come tale rappresenti un pessimo biglietto da visita all’ingresso del nostro comune. Se poi si aggiunge la concreta possibilità (garantita) di occupazione lavorativa per un discreto numero di albinesi, come già stava previsto nella trattativa leghista, ben si comprendono le motivazioni che hanno condotto il gruppo consiliare Lega Nord a votare favorevolmente sull’atto di indirizzi esposto in consiglio comunale.

Però, pare che esista ancora una coda, rappresentata dal previsto insediamento commerciale Lombardini, molto perorato dall’amministrazione di Nembro, ma che avrebbe inevitabili ricadute su Albino, se non altro per la sua particolare collocazione, ben lontana dal centro nembrese, ma molto vicina all’abitato di Albino. Si consoliderebbe una situazione estremamente perniciosa per l’aspetto commerciale della nostra città, con due supermercati distanti 100/200 metri l’uno dall’altro.

E’ nostro auspicio che l’amministrazione comunale di Albino non ceda a lusinghe varie in quanto, tutti i benefici, economici e non, andrebbero all’industriale ed al Comune di Nembro, lasciando a noi soltanto le ripercussioni sul nostro tessuto commerciale.

 

 

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