IL MONDO DOMANI |
Un bambino che vive nei paesi sviluppati consuma 500 volte più di un bambino africano. Ai lettori di Paese Mio… Desidero aprire questo primo appuntamento con voi con un grazie al giornale e al suo direttore, Paolo Salamoni, per la concessione di una rubrica attraverso la quale informare con obbiettività e trasparenza sulla situazione dei minori nel mondo e nel nostro paese. E vorrei attraverso questa rubrica stimolare in voi riflessioni e comportamenti. Il nostro sogno è un mondo di bambini e adolescenti sani, nutriti, che ogni mattina siano dietro al banco di scuola e si preparino a reggere con consapevolezza le loro responsabilità. Con le migliori conoscenze acquisite, a loro volta, potranno guidare se stessi, le loro famiglie, la loro nazione e il mondo intero verso un giusto equilibrio nella creazione e distribuzione delle risorse. I sogni si avverano a volte con un pizzico di fortuna (meno inondazioni, meno terremoti) ma soprattutto con il fare o il non fare degli uomini e delle donne del nostro pianeta. Sono quindi la saggezza degli adulti, il loro senso di responsabilità, la loro visione del futuro che daranno al mondo generazioni forti e sicuramente più felici.E’ dal 1946 che l’UNICEF cerca di realizzare questo traguardo, garantire la sopravvivenza, la salute, la scolarità e la protezione di tutti i minori del mondo. Per far questo prendiamo atto che le nazioni al mondo si suddividono in 36 paesi donatori, tra i quali l’Italia, dai quali cerchiamo di ottenere aiuti per il 156 paesi bisognosi. Sicuramente non è giusto che un bambino americano, inglese o italiano consumi 500 volte più di un bambino africano. Sicuramente non crescerà bene e non sarà un adulto responsabile questo bambino che consuma tanto e spesso malamente senza rendersi conto di quanto valore abbia la sua fortuna di essere nato in un paese dove la maggior parte dei diritti gli sono garantiti. Quest’anno è il ventesimo anniversario della firma della “Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia (193 paesi l’hanno firmata il 20/11/1989). Che senso ha oggi parlare a Bergamo e nei comuni della nostra provincia di garanzie di tutela dei diritti dei minori? Ha senso quando parliamo di minori in difficoltà per motivi di salute o disagio famigliare. Ma la maggior parte dei nostri ragazzi ha il diritto alla salute, ma si permettono il lusso di mangiare male, di bere ancor peggio e di rovinare il loro corpo nutrendolo di sostanze pericolose. Hanno il diritto allo studio e si permettono il lusso di non studiare, non sono affascinati dalla conoscenza e si accontentano del possesso di qualche oggetto di plastica. Non dimentichiamo mai che è il cervello dell’uomo che crea i software e non il contrario. Saranno capaci questi giovani di cambiare il mondo e di utilizzare al meglio le loro libertà? E noi adulti che ruolo vogliamo giocare? Quello di dare sempre la responsabilità a qualcun altro oppure scegliere la fatica e l’impegno quotidiano di essere genitori, insegnanti, sindaci, assessori, politici, imprenditori e raccogliere dopo anni di lavoro la soddisfazione di aver formato una persona capace di camminare da sola e offrire il suo contributo alle generazioni future? L’UNICEF ha fatto tanto e tanto continua e continuerà a fare. Ma al di là delle donazioni e prima delle donazioni è necessario coltivare nei nostri paesi cosiddetti ricchi una giusta cultura del consumo , una sana scelta del divertimento, il piacere della conoscenza e quindi il gusto della lettura, finalizzare cioè ogni momento della nostra giornata ad una crescita di noi stessi per raggiungere quel sano impasto di valori i cui componenti base sono il rispetto, la legalità, la responsabilità e la solidarietà. Ricordiamo che la nostra povertà non potrà mai essere paragonata alla povertà dei paesi dove è in gioco la vita di 900milioni di affamati. La provincia di Bergamo sostiene l’UNICEF con un valore medio di donazione annua pari a euro 1.250.000,00, e noi grazie all’aiuto di molti volontari veri, spendiamo mediamente in un anno euro 32.000,00. Cercheremo di continuare su questa corretta strada. Ad ogni numero di questo mensile che gentilmente ci ospita, vi forniremo tante informazioni sul mondo dei minori, nostri e di tutto il mondo e cercheremo di stare dalla parte dei bambini, sempre. Ermanna Vezzoli Presidente UNICEF Comitato Provinciale di Bergamo Via Zambianchi, 5 - 24121 Bergamo Telefono 035/219517 – Fax 035/219646 e-mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. DA NON DIMENTICARE ¾ ottobre 2009: L’ORCHIDEA DEI BAMBINI Il 3 e 4 ottobre 2009 migliaia di volontari saranno in piazza con l’UNICEF per distribuire l’Orchidea, la meravigliosa pianta che sostiene i progetti UNICEF salva-vita per l’infanzia. Nella provincia di Bergamo saremo presenti in più di 60 piazze (cerca la piazza più vicina su www.unicef.it ) 3 ottobre 2009 : CHILDREN’S DAY. sul Sentierone di Bergamo dalle ore 10.00 alle ore 18.00 Ogni bambino potrà essere Vigile del fuoco per un giorno. Giochi percorsi gadgets e animazione per tutti i bambini. Sarà presente la PIGOTTA entrata nel guinness dei primati con i suoi 4,5 metri di altezza e alle ore 16.00 merenda per tutti. NON MANCARE!!!
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