Cultura sotto la lente |
Raccontare in poche righe quale siano lo stato di fatto e le linee programmatiche del mio assessorato non è una sfida facile. Anzitutto in quanto le deleghe che mi sono state assegnate spaziano su ambiti distinti, anche se vicini tra loro, come sono la cultura e la scuola o la cultura e la promozione turistica e le tradizioni locali. Inoltre ognuno di questi ambiti rappresenta un mondo estremamente variegato e complesso che necessita di tempo per essere conosciuto e di inventiva per immaginare come potrebbe evolvere. Ho deciso per questo di suddividere il mio intervento in due capitoli che verranno pubblicati il primo (cultura) nel corrente numero e il secondo (scuola) nel prossimo.
L’orizzonte programmatico rispetto ad una crescita culturale della nostra città potremmo riassumerlo in uno slogan: “Albino città del Moroni”. Questa provocazione, apparsa anche sulle pagine di questo giornale a firma Benvi Acerbis qualche mese fa, deve riempirsi di significati negli anni a venire poiché riassume in modo stimolante e ricco di occasioni di riflessione ciò che Albino è stato, ciò che è e ciò che potrebbe diventare. Albino è la città in cui è nato, cresciuto e si è formato il pittore G.B. Moroni in pieno rinascimento. Egli ha contribuito in modo significativo al cambiamento culturale di quel periodo storico, tantè che oggi abbiamo studiosi che da tutto il mondo si occupano delle sue opere. Ma egli non è un caso isolato. Se vogliamo è il più illustre, e questo va sottolineato nello slogan, ma altri artisti, come l’architetto Andrea Moroni (cugino del pittore) o la bottega dei Marinoni, e personalità di spicco della cultura italiana, come l’avvocato Gioele Solari, sono profondamente legati alla nostra realtà territoriale . Quindi Albino è stata culla di cultura in passato e questo va riscoperto fino in fondo soprattutto dagli albinesi. Del resto anche oggi la produzione culturale albinese è molto intensa. Abbiamo decine di associazioni che si occupano di produrre, promuovere e valorizzare vastissimi ambiti di espressione del pensiero dei singoli o dei popoli. Tutte le dimensioni presenti hanno la loro importanza, da quelle popolari a quelle colte. Non esisterebbe la Rapsodia in Blu senza un connubio tra musica classica e blues. Dalla mescolanza di esperienze differenti potrà aprirsi una nuova stagione per la cultura albinese. Infine dobbiamo riuscire a fare tutto ciò rendendo le nostre iniziative appetibili non solo agli albinesi. Innanzitutto abbiamo promosso fin da subito la nuova rassegna Terre d’Albino 2009. Abbiamo mantenuto questa denominazione per riscoprirne il significato originario di sinergia tra le varie realtà locali. Inoltre abbiamo rilanciato l'iniziativa "Giornate Moroniane", proposta l'anno scorso dal Coordinamento S. Anna, in cui i palazzi che rappresentano la storia rinascimentale sono stati rivitalizzati da attività di animazione e spettacoli, rendendola un patrimonio della città e coinvolgendo altre associazioni. Infine abbiamo voluto dare visibilità alle altre iniziative che erano già programmate per il mese di Ottobre aiutando così gli organizzatori nell'arduo compito della promozione. Ci auguriamo che tutto ciò possa servire a dare maggiore risalto alla vivace realtà culturale della nostra città. |