Vall’Alta medievale 2009 |
Nonostante la pioggia, il primo weekend di luglio ha riaffermato il valore socio-culturale, oltre che ludico, della manifestazione La manifestazione Vall’Alta Medievale è nata, senza grandi ambizioni, nel 2007 con l’intenzione di organizzare una festa che fosse contemporaneamente occasione d’incontro, momento di festa e avvenimento culturale. Oggi, alla terza edizione, è diventata appuntamento imperdibile dell’estate per i vallaltesi e per migliaia di visitatori che, per due giorni, rivivono l’atmosfera ed il fascino del Medio Evo.L’idea di ricreare l’ambiente di un borgo tipico medievale fu all’inizio opera di un esiguo numero di persone. L’impresa si presentava ardua: per concretizzare quanto proposto era necessario creare un adeguato impianto organizzativo e trovare supporti finanziari. Confidando nella voglia di fare dei propri compaesani “i pochi” cominciarono a lavorare e in poco tempo divennero “molti”. Di fronte allo sforzo e all’impegno mostrati tutto il paese si mobilitò offrendo la propria collaborazione; comparvero improvvisati e professionisti fabbri, falegnami, carpentieri, sarti, cuochi, baristi e uomini delle pulizie; alcune famiglie residenti nel borgo più antico offrirono le loro corti e i loro giardini. Tutti insieme per un progetto che avrebbe interessato tutta la comunità, trasformandosi in fenomeno sociale prima che in festa, e che oggi porta i vallaltesi a presentarsi, già nelle prime sere di primavera, puntuali ed entusiasti per iniziare i lavori di allestimento della rievocazione storica. Oggi si può affermare che Vall’Alta Medievale si inserisce fra le più prestigiose manifestazioni socio-culturali della provincia ed è diventata uno straordinario strumento di valorizzazione della nostra piccola e ridente frazione. Il breve percorso descritto ci ha portato all’edizione del 2009 che ha visto, sabato 4 e domenica 5 luglio, una straordinaria partecipazione sia di volontari per le operazioni di preparazione sia e soprattutto di pubblico. Sì! Lo ripeto: uno straordinario numero di visitatori, anche sabato sera, nonostante la pioggia torrenziale. La Festa quest’anno è iniziata, contemporaneamente ad un terribile temporale, alle 18.00 di sabato sera: sembrava che la serata fosse definitivamente compromessa e gli sforzi profusi per organizzare tutto al meglio fossero stati vanificati. In realtà non è stato così grazie ai numerosi ed intrepidi visitatori che, armati di ombrello, cerata e un po’ di pazienza per gli inevitabili disagi provocati dall’acqua che copiosa si riversava su tutta la valle, hanno affollato le vie del borgo regalando lodi, sorrisi e soprattutto una certezza: è stato fatto un buon lavoro se in tanti, nonostante le condizioni meteo, si sono presentati puntuali all’appuntamento. Circa un migliaio di persone già sabato sera ha potuto ammirare Piazza agghindata a festa, con il suo bellissimo abito medievale che, anche se un po’ sgualcito dalla pioggia, le donava un aspetto magico ed affascinante. Così già nelle prime ore delle festa, fra gli sguardi incantati dei passanti, il piccolo borgo si è fatto vanto dei nuovi arredi (come il portone d’ingresso, il mulino, la catapulta), delle sue botteghe artigiane medievali, della locanda Santa Fe’ e dei suoi abitanti, la fontana, cominciando ad assaporare la fragranza del successo che sarebbe giunto domenica. Il mattino del dì di festa ha visto Vall’Alta risvegliarsi illuminata da un sole scintillante che l’ha poi accompagnata per l’intera giornata. In poche ore gli abitanti hanno cancellato le tracce dell’acquazzone torrenziale del giorno precedente ripristinando fiaccole, botteghe, cucine e arredi di ogni genere. Alle 15.30, da via Colzine, è partita la sfilata di tutti i gruppi partecipanti alla rievocazione storica e alle 16.00 i bimbi vallaltesi hanno dato inizio ufficialmente alla festa con l’apertura del portone d’ingresso al borgo. Nell’arco della giornata i quattro-cinquemila visitatori sono stati allietati oltre che dai “medievi vallaltesi” da numerosi artisti che si sono esibiti in straordinari spettacoli. Le proposte per i turisti sono state numerose e diversificate: Marco Cardona da Torino ha eseguito il suo repertorio di fachiro e mangiaspade, La piccola compagnia del Cucco di Vicenza ha rallegrato grandi e piccini con numeri da giocolieri e simpatiche gags, il gruppo Ballata Bellica di Padova ha riproposto antiche musiche e danze, gli arcieri di Valgandino hanno dato a giovani e meno giovani la possibilità di cimentarsi nel tiro con l’arco, i Musici e gli Sbandieratori di Legnano ci hanno riportato al trecento con uno spettacolo classico di quell’epoca. Quanti hanno partecipato alla manifestazione hanno potuto apprezzare l’elevato standard qualitativo dei blasonati gruppi ospiti e del meno noto ma compatto gruppo locale. I medievi vallaltesi attraverso tre anni di ricerche serie e concrete e tanta fatica sono riusciti ad organizzare una manifestazione culturale di ottimo livello, all’interno della quale spazi e personaggi sono stati realizzati con cura, fedeltà storica e dovizia di particolari. Da sottolineare questo aspetto perché è quello che rende la Vall’Alta medievale una festa diversa da quelle tipiche estive; il fatto di inserire la festa nell’ambito delle proposte culturali non significa negare l’importanza fondamentale dell’elemento cucina e ristorazione che anzi, grazie ai casoncelli fatti in casa e alle costine cotte lente lente, ha reso famosa la frazione ancor prima del Medioevo. Insomma, quella che doveva essere solo una festa è diventata per tanta gente vallaltese un fondamentale evento sociale, culturale e, per la parrocchia di Vall'Alta, anche economico. Molti di coloro che lavorano per la buona riuscita di Vall’Alta Medievale, fra qualche anno, “guardando indietro” penseranno ad essa come a uno di quei “momenti della vita che risaltano luminosi come stelle in una notte senza luna”( Ben Erickson). Monica Maffi |