Gentilissimi Sindaco, Assessori e Consiglieri,

Vi chiedo in questa breve lettera un attimo di “ascolto” alle mie parole che sebbene “giovani” (24 anni la mia età), con ciò che ho vissuto in questo periodo, credo siano la voce di tante persone che hanno atteso un cambiamento nella politica del Comune, che l'hanno accolto con gioia e che credono nella possibilità della costruzione di tanti progetti in diversi campi, nei quali i cittadini siano protagonisti nelle scelte per la loro migliore realizzazione.

Non voglio soffermarmi su singole questioni e problematiche particolari, già discusse ampiamente nel cammino verso le elezioni, ma sul “metodo” per affrontarle, sperando che sia condivisibile da Voi, ma soprattutto dal resto della cittadinanza. Infatti, ritengo necessario anche solo un piccolo sforzo per la partecipazione attiva alla vita della Città, diventando portavoce dei problemi che si osservano, magari nascosti, che l'amministrazione non potrebbe scovare se non portati alla sua attenzione.

Inoltre, mi piacerebbe vedere numerosa la presenza agli incontri culturali, che sicuramente verranno realizzati, per trasmettere la volontà che Albino può e deve diventare un centro di produzione/trasmissione di cultura, così come di sano divertimento, insomma un luogo nel quale si possa trovare qualcosa dove “investire” il proprio tempo libero, per tutti (bambini, giovani, famiglie, adulti, anziani).

Penso che l'Amministrazione debba essere capace di guardare anche “oltre confine”, per imparare dalle esperienze positive a proposito di “buona gestione della cosa pubblica”, importando progetti ben riusciti da altre amministrazioni. Nel fare questo, però, non deve dimenticare che in Albino, sono già presenti molte persone, riunite nelle più diverse Associazioni, o singole, che hanno a cuore le più svariate questioni e cercano di migliorarle con impegno e con esperienza, lavorando seriamente. Compito dell'Amministrazione, allora, diventa quello di essere in grado di coordinare, valorizzare, incentivare, coadiuvare tutte queste esperienze, sapendo riconoscere i veri problemi e sapendo dove ben indirizzare gli sforzi per le soluzioni, rivolgendosi alle “giuste competenze”.

Esprimo questo, nella certezza che ogni cittadino albinese, o quasi, se sollecitato, invogliato e reso partecipe, possa dare un contributo per il benessere di Albino, perché ama il proprio territorio, o quantomeno la via in cui abita. Se fosse davvero così per tutti, allora immense risorse si nascondono dentro ogni abitazione.

Uno strappo alla regola scritta in premessa, un riferimento ad una questione specifica, che mi sta a cuore tra le tantissime, e forse una delle meno importanti, che appunto rischia di rimanere dimenticata altrimenti. Mi piacerebbe che Albino potesse diventare il “capoluogo” bergamasco per la conservazione/trasmissione della lingua dialettale. Sappiamo bene che le persone eventualmente “protagoniste” per questo esistono, eccome. E sappiamo bene come questo tema è spesso “abusato” e fatto proprio solo da certe parti politiche: sarebbe un peccato lasciarlo in mano agli slogan che non sono altro che falsa difesa dal “diverso” del bergamasco DOC; sarebbe invece un bella occasione per tutte le generazioni, che avrebbero così opportunità di un sano e reciproco “scambio”, per apprendere dal passato, facendolo rivivere al presente.

Spero che queste mie parole, seppur “vuote di concretezza”, possano riempirsi della buona volontà di tante persone, con discussioni, idee, lavoro.

Vi auguro che questi primi cinque anni possano essere un tempo in cui i vostri sogni e quelli di tutti gli albinesi possano essere realizzati per una Città di Albino più “bella”, per renderla ancora migliore negli anni che verranno poi. Nella speranza, e con fiducia, che la maggior parte dei cittadini apprezzerà il lavoro svolto e darà ulteriore possibilità per continuare a costruire il futuro immaginato, nella realtà.

Grazie infinite per il tempo speso in questa lettura.

Marco Giovanni Persico (Bondo Petello)