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Lettera Stampa

La lettera della signora Albanese, che riportiamo integralmente qui sotto, è stata inviata, oltre che alla Asl, ai candidati sindaco e ad organi comunali, per conoscenza anche alla redazione di Paese Mio.

In riferimento alla Vs. del 24/04/09 prot. Nr. 782/2009 relativa alla richiesta del BUONO SOCIALE mi permetto di fare alcune considerazioni:

- nella Vs. comunicazione viene detto di contattare l’Assistente Sociale per chiarimenti. Ciò è stato fatto. Peccato che la persona da Voi indicata non sa dare risposte in merito!

- con quali criteri è stata stilata la graduatoria? Ordine di presentazione? Redditi? Situazione reale dello stato di salute della persona richiedente?

- è possibile che l’erogazione è stata prevista solo per 52 famiglie? Avete mai fatto una mappatura delle famiglie con problemi di non autosufficienza? Albino non è piccolo… infatti almeno 101 famiglie ne hanno fatto richiesta e sono state inserite nella graduatoria (chissà quante altre famiglie ci sono ancora in lista).

- non si poteva pensare di suddividere l’importo erogato per le persone che, con i requisiti necessari, sono state inserite nella graduatoria? Poco ma a tutti piuttosto che molto a pochi?

Le malattie progrediscono, i bisogni sono sempre maggiori, i costi aumentano:

NON SI PUO’ METTERE TUTTO IN UNA LISTA D’ATTESA!!!!!

Vi ringrazio per la Vs. attenzione sperando in una Vs. risposta.

Distinti saluti

Albanese Angela Maria

(inabile alla firma, per procura al figlio)

La risposta ufficiale di Maurizio Vergani, responsabile area servizi alla persona

I 18 Comuni del nostro Ambito Territoriale hanno introdotto il buono sociale a favore delle famiglie con anziani non autosufficienti nel 2003 con risorse proprie (nel solo anno 2008 sono stati stanziati 148.000,00 Euro).

Fino allo scorso anno accedevano al buono le persone non autosufficienti con 70 anni di età e altri requisiti particolari (essere affetti da demenza, avere la badante, frequentare il C.d.i., avere redditi inferiori a determinate soglie ecc.)

Questi criteri, piuttosto restrittivi, hanno consentito di soddisfare tutte le domande (77 nel 2008). Nel 2009 sono stati modificati anche per adeguarli agli orientamenti della Regione Lombardia che concorre, per il primo anno, con proprie risorse.

Il bando 2009 è stato finanziato con una somma di 170.000 Euro (95.000 di provenienza regionale

e 75.000,00 Euro a carico dei Comuni). E' stato aumentato il valore del buono: il valore minimo da 175 a 250,00 Euro e quello massimo da 300,00 a 400,00 Euro).

Queste modifiche hanno determinato l'aumento delle domande da 77 a 120 e nonostante l'aumento dei fondi è stato possibile soddisfare solo una sessantina di richieste. Era possibile diminuire l'entità del buono per soddisfare tutte le domande? No, perchè non si possono modificare a posteriori le disposizioni di un bando. L'Assemblea dei Sindaci, per ovviare alle difficoltà riscontrate nell'anno in corso, modificherà nel prossimo anno criteri di accesso ed entità dei buoni per commisurarli alle risorse disponibili e al numero dei richiedenti.

Dott. Maurizio Vergani

Responsabile Area Servizi alla Persona

 

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