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Gita a Temù con gli alpini Stampa

Il gruppo alpini di Albino, nell’anno del loro 80° anniversario di fondazione, si sono misurati con un’esperienza nuova, risultata poi gratificante e assolutamente da riproporre. Si tratta dell’uscita educativa, svolta insieme a trenta alunni di una classe di scuola media, la terza media di Desenzano, sull’Adamello, “a visitare i luoghi dove alcuni alpini albinesi hanno combattuto nella prima e nella seconda guerra mondiale, tra trincee e fortini, veramente ben conservati e mantenuti”.

I ragazzi hanno visitato anche tutta l’esposizione compresa nel Museo di Temù, guidati dal direttore del museo Walter Belotti, anch’egli grande esperto di montagna. Hanno assistito alla proiezione di un filmato sulla prima guerra mondiale sul territorio dell’Adamello. Ma il momento più toccante, nonché istruttivo, si è avuto nel pomeriggio. Dopo pranzo, infatti, Belotti ha condotto gli alunni nella piana di Davenino, appena sotto Temù, a vedere la terza linea delle trincee difensive, ancora oggi in ottimo stato di conservazione. I complimenti vanno ai ragazzi, e ovviamente agli insegnanti, perché hanno mantenuto un atteggiamento rispettoso e interessato che, data la giovane età, nessuno si aspettava. Del resto, la spiegazione di Walter Belotti è stata coinvolgente e curiosa, anche quando ha parlato loro dell’evoluzione dei tre anni di guerra sull’Adamello, dal 1915 al 1918.

A fronte dell’ottimo risultato conseguito con questa prima uscita, la sezione alpini di Albino sta pensando di ripetere l’iniziativa anche il prossimo anno scolastico, allungando anche i tempi di permanenza sui luoghi d’interesse: da uno a due giorni almeno, e proponendo la partecipazione a due classi. Da segnalare che a 3.000 metri, è presente un residuo di cannone che sarebbe bello visitare e, avendo a disposizione una giornata in più, con una bella camminata in alta quota, l’esperienza potrebbe compiersi. Il tutto andrà al vaglio della sezione, oltre che della scuola.

Comunque, il tentativo di raggiungere la frangia giovane della popolazione, i ragazzi appunto, per interessarli alla storia del luogo che abitano e delle persone che l’hanno difeso, ha costituito per le locali penne nere, un ottimo risultato. Un’altra importante medaglia, per Bepi Carrara e soci.

G.B.

 

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