Grande festa a Fiobbio |
Alla presenza del vescovo di Bergamo, per la prima volta in visita al Vicariato di Albino-Nembro, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro Beata Pierina Morosini Una grande festa si è svolta il 2 maggio scorso a Fiobbio. Alla presenza del vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, per la prima volta in visita al Vicariato di Albino-Nembro, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro Beata Pierina Morosini, una struttura polivalente, dalle connotazioni didattiche, educative e ricreative, che si apre nell’edificio che fino a pochi anni fa ospitava l’Oratorio della parrocchia di S.Antonio di Fiobbio. Insieme al vescovo, una grande festa di paese, impreziosita dalla presenza del sindaco di Albino, Piergiacomo Rizzi, e da mons. Aldo Nicoli, oltre ai sacerdoti del Vicariato Albino-Nembro. Per la cronaca, nell’omelia, mons. Beschi ha sviluppato una riflessione sul tema della pietra, proposto nel brano della liturgia domenica degli Atti degli Apostoli. “In una casa è importante la prima pietra, ma anche i pilastri, le mura, e le altre pietre. Questa casa è la nostra vita, ricca di cose importanti, dove la pietra angolare è Gesù. Oggi, benediremo le pietre nuove di un edificio, ma quelle più importanti sono le pietre vive che animano la comunità e di cui la Beata Morosini è un esempio luminosissimo”. Come detto, era la prima visita del vescovo nel Vicariato di Albino-Nembro e questo fatto ha richiamato numerose persone, provenienti anche da altri paesi della Val Seriana. Il Centro Beata Pierina Morosini è la riproposizione del vecchio centro di accoglienza del pellegrino, ovviamente riveduto e corretto, ma soprattutto integrato di servizi, alla luce delle nuove esigenze espresse dalla comunità parrocchiale. Ricavato nella vecchia casa delle suore delle Poverelle del Beato Luigi Palazzolo, che un tempo gestivano l’attiguo asilo parrocchiale, e nei locali dello stesso ex-asilo, il nuovo Centro si compone, al piano terra, di un’ampia sala-riunioni, capace di contenere 60 posti, e al primo piano di quattro aule didattiche, che verranno utilizzate per la catechesi. I lavori di ristrutturazione dell’ex-asilo, poi, hanno permesso di realizzare i nuovi spogliatoi del campo a sette in terra battuta, che si allarga a fianco del Centro. Quindi, si è completato il bar panoramico, disposto a forma di L, che si apre con una grande terrazza sul sagrato e sul fondovalle. A ripercorrere le tappe della edificazione del centro è intervenuto, alla fine della Messa, il parroco don Dario Colombo: “Sono stati anni di cantiere, ma ho sempre avuto don Aldo vicino, che mi ha aiutato e sostenuto, con la sua fede straordinaria e la sua fiducia nella Provvidenza”. Con questo intervento si pone un ulteriore tassello al ricco mosaico di opere e iniziative che hanno voluto celebrare il 50° anniversario del martirio della Beata Pierina Morosini. Se il museo è stato il segno tangibile e visibile dell’affetto che la comunità di Fiobbio nutre per la sua Beata, il nuovo Centro è la conferma di una volontà comunitaria di abbracciare tutti quanti hanno nel cuore la “ragazza incredibile” (questo il titolo di una sua biografia, ndr): un centro di accoglienza del pellegrino, funzionale e attrezzato, per quanti vorranno far visita ai luoghi morosiniani. L’inaugurazione del Centro, però, non è un traguardo, ma un punto di partenza. E’ ormai quasi pronto il progetto per la realizzazione della nuova cappella dedicata alla Beata Pierina Morosini, che ha visto all’opera l’arch. Edoardo Milesi, lo stesso che ha progettato il museo. Sarà realizzata sotto la casa parrocchiale, come logica conclusione del percorso museale. Il vescovo, poi, accompagnato dal parroco e dalle autorità, ha poi inaugurato i lavori di riqualificazione e ampliamento di alcuni ambienti dell’ex-oratorio e dell’ex-“Casa del Pellegrino”, che dallo scorso mese di maggio sono a completa disposizione della scuola materna. Nello specifico, al piano terra (ex-“Casa del Pellegrino”) è stato ricavato un ampio salone che verrà utilizzato dalla scuola materna come aula per attività motorie; al primo piano (ex-oratorio), un’aula da adibire a sala di musica; mentre nel sotterraneo è stato realizzato il nuovo refettorio, molto più ampio dell’attuale. Queste nuove strutture, unitamente a una sistemazione del vecchio refettorio, permetteranno alla scuola materna di dotarsi di una sesta sezione: attualmente, i bambini frequentanti sono 122, ma già a settembre, stante le pre-iscrizioni, saranno 130. Ma i margini di ampliamento sono maggiori. La potenzialità della scuola materna, infatti, è di 160 bambini. Del resto, la scuola materna è stata pensata e realizzata per rispondere per molti anni alle richieste e alle esigenze delle famiglie della Valle del Lujo (circa 5.000 residenti). A margine della cerimonia di doppia inaugurazione si sono resi noti i prossimi interventi che la parrocchia di S.Antonio di Fiobbio ha in animo di realizzare: la sistemazione del sagrato e dei vialetti attigui alla chiesa parrocchiale; la riqualificazione dell’attuale teatro, che dovrebbe diventare un vero e proprio auditorium; e il rifacimento del parcheggio del cimitero, attualmente in terra battuta, in collaborazione con l’amministrazione comunale. G.C. |