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Due artisti di casa nostra espongono in Svizzera Stampa

Dal 30 maggio al 14 giugno si terrà, presso la sala del torchio, in località Balerna – Chiasso, una mostra che porta nel titolo i nomi di due artisti, residenti nella Media Valle Seriana. La mostra, infatti, è stata intitolata “Walter Gadda & Mariella Perani”: lui architetto di Albino e lei scultrice che vive tra Vertova e Bergamo. Una mostra li riunisce, quindi, in Svizzera, andandosi ad aggiungere alle già numerose presenze all’estero dei due artisti. Gadda, infatti, ha al proprio attivo esposizioni nelle maggiori città d’Italia e in diversi siti d’oltralpe; Perani, a sua volta, ha anch’ella all’attivo esposizioni in Italia e all’estero. Ma andiamo con ordine, partendo, per galanteria, dalla Perani. Il suo percorso artistico è iniziato nel 1979-’80, con la frequentazione dello studio Molaro; dopo un’interruzione dell’attività artistica, la riprende attorno al 1986-’87, con la frequentazione degli scultori Nicolini, Guidotti, Guerinoni; formandosi quindi “a bottega”.

Nel 1991 espone al castello di Urgnano, nel ’92 alla biennale d’arte di Bergamo, nel ’96 al Palazzo della Provincia di Pisa e fa mostra personali nel ’97e ‘98 nella nostra provincia, ottenendo il prestigioso 1° premio della rivista Arte della Mondadori. Nel 2000 espone alla Galleria 39 di Limoges in Francia e al Chiostro di Sant’Agostino con il patrocinio del Comune di Bergamo. Per quanto riguarda Walter Gadda, invece, dopo gli studi classici a artistici, ecco la laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1977, scegliendo poi di dedicarsi al design e al tessile d’arredamento, collaborando con numerose aziende europee. Dal 1969 porta avanti con impegno la sua personale ricerca in campo artistico, con un occhio di riguardo alla pittura, allestendo numerose mostre personali e prendendo parte a collettive in Italia e all’estero. Attento anche al campo della ceramica, della fotografia e dell’illustrazione, Gadda presenta diverse creazioni e collaborazioni con case editrici italiane. Nel 1994 ha rinunciato alla cattedra di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo, sua dal 1987, per dedicarsi a tempo pieno all’attività artistica.

Mariella Perani ha mantenuto come fulcro di molte sue opere il cuscino, inteso come elemento che fa scattare il sogno e l’incanto, che stabilisce un nesso tra sé e gli altri, che poi possono anche rivelarsi semplicemente dei fantasmi o un ricordo annebbiato. La dimensione dello stare a contatto con il cuscino è come il porsi in ascolto ossequioso dei pensieri interiori, dell’indefinito, un po’ di matrice leopardiana, che vortica nell’animo dell’adulto, come nel bambino. Perani lavora, da scultrice quale è, la terracotta, producendo sculture che parlano di un’esigenza di protezione; l’abbraccio ideale con un cuscino bianco, ripiegato sulle sue pieghe, rimanda alle lacrime silenti di un dolore consumato all’interno, pianto universale di un’umanità che condivide il dramma della lacerazione e delle contraddizioni del nostro tempo. Figure rannicchiate che si abbandonano al cuscino, quasi in un gesto di libero e sognante abbandono, tra la veglia e il sonno. Non mancano tagli nelle sue opere, o bambini resi in uno stato di sospensione fiabesca, o ancora figure femminili di presenza florida, che rimandano alle opere di Botero e a certi esempi delle calda corpulenza, di divino richiamo, della scuola latino americana.

Gadda, da parte sua, mira all’essenziale, con prodotti artistici talora monocromi, sostenuti da supporti non convenzionali e semplici solo in superficie, in quanto, in realtà, complessi nella sostanza e nella forma. In tale senso, davanti a una sua opera, è d’obbligo sostare in temporanea meditazione, non soffermandosi all’impressione resa dall’indiscusso forte impatto cromatico. In questo senso è utile il richiamo a Marcel Duchamp, il quale fu critico nei confronti dell’arte “retinica”, cioè che si ferma all’occhio e non entra fino alla mente; ma lo spostamento di Walter Gadda dalle pitture informali degli anni ’70 e ’80 ai quadri di gommapiuma e polietilene degli anni ’90, sottende anche uno spostamento materico, dal visivo al tattile. Così, è approdato al quadro gonfio, morbido, smussato ai lati, con la superficie-pelle che si è fatta pellicola da riempire di materiali altri, oltre al colore. La pittura, quindi, ha mutato la sua forma facendosi corpo, presenza tattile e sin estetica, con scambio di caratteri visivi e tattili, in virtù della pellicola che li avvolge, o meglio, li “confeziona”. Questo termine, voluto da Gadda, rimanda al Nouveau Réalisme e all’uso che esso fa dei materiali e dei meccanismi della società di massa e dei consumi, per raggiungere scopi estetici anziché produttivi. Subentra poi un rimando all’Arte Povera; con i materiali che emergono in primo piano per accentuare la forza degli scambi e dei contrasti. Gadda introduce, quindi, il metallo rigido, sporgente e dalla presenza minacciosa, su sfondi-cielo talora neri, che ne accentuano la geometria. Fa ironia nei titoli che da a questi oggetti: “Macchina per asportare la democrazia e il progresso”, dove ideali aerei da combattimento attraversano i cieli e, così come pretendono di imporre geometria dove non c’è, pretendono anche di esportare il progresso. Da qui, poi, altri contrasti derivano: lucido-opaco, chiaro-scuro, sporgente e rientrante, morbido-duro.

Questa mostra, insomma, riunisce due modi di leggere la contemporaneità entrambi essenziali, seppur diversi nelle premesse e nell’approccio al fare pittorico: l’accostamento più intimistico di Mariella Perani, discreto e assolutamente non invasivo, che si rivela poco a poco senza un forte impatto iniziale che sconcerta, è affiancato alle opere d’impatto di Walter Gadda, che urlano la loro presenza allo spettatore e poi lo trattengono il un dialogo serrato, ricco di significati che vanno oltre il primo strato epidermico.

Il vernissage dell’esposizione, che esalta l’arte seriana, si terrà sabato 30 maggio alle 18; vi interverrà il giornalista e critico d’arte Dalmazio Ambrosioni e la mostra rispetterà i seguenti orari d’apertura: da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 18, il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

Per informazioni è disponibile il numero del Comune di Balerna 0916830324.

Gloria Belotti

 

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