Colori Pittura e Musica: un successo |
Una mostra, quella tenutasi dal 3 al 19 aprile scorso ad Albino, che entra come unicum nel repertorio delle proposte che, nell’arco dell’anno, il Comune di Albino propone e ospita sul proprio territorio. “Colori Pittura & Musica”, infatti, si è prefissata l’intento di essere una mostra-evento per una particolarità che ha condizionato il modo di concepire la lettura del percorso espositivo, da parte dei curatori e, quindi, anche dei fruitori. “Trattasi – ha spiegato Andrea Fassi, uno dei responsabili-curatori che hanno affiancato, nella messa in opera dell’evento, il direttore artistico Gianni Bergamelli – di una mostra prima nel suo genere qui ad Albino, nel senso che si sono ospitate opere di grandi artisti, per le quali sono state appositamente composte delle musiche, che hanno preso ispirazione diretta proprio dal lavoro di questi artisti”. Le note personalità del panorama pittorico che, per due settimane, hanno reso omaggio alla Città di Albino con i rispettivi lavori, sono state niente meno che: Gianni Bergamelli, Rino Carrara, Callisto Gritti, Trento Longaretti, Mino Marra e Attilio Steffanoni. Un ventaglio artistico ben nutrito, che si è meritatamente assicurato un’altrettanta rappresentanza di bravura musicale. Chi si è assunto il compito di comporre le musiche, infatti, è il maestro e musicista Gianluigi Trovesi, clarinettista, sassofonista e compositore. Con il suo trio, dal 1978, e il suo ottetto, dal 1991, Trovesi si è affermato in ambito internazionale come leader e compositore; ha sviluppato, infatti, un linguaggio misto di jazz e reminiscenze di varie musiche colte e popolari del panorama europeo, un modo di fare musica che è divenuto ormai noto e riconoscibile nella sua originalità. “Ogni artista ha ricevuto una melodia studiata e dedicata da Trovesi – ha proseguito Fassi – che ne ha esaltato le vibrazioni di ciascuna opera e ne ha messa in risalto la lettura musicale, scaturita dall’interpretazione di Trovesi. La serata di inaugurazione dell’evento musicale e pittorico si è tenuta all’auditorium, anche sede dell’esposizione. Tra un folto pubblico, il maestro Trovesi al sax, in trio con Marco Remondini al violoncello – elettronics, Stefano Bertoli alle percussioni e Paolo Zambon, in veste di voce recitante, ha incorniciato l’evento, riscuotendo il plauso e il sincero gradimento da parte dei presenti. Tra questi ultimi, una rappresentanza dell’Amministrazione comunale e dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo. L’Ateneo, infatti, ha patrocinato la manifestazione, così come la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo; l’organizzazione, invece, è spettata alla Associazione Culturale Orchestra Salmeggia. Antonia Abbattista Finocchiaro, in qualità di voce narrante, ha introdotto l’insieme degli artisti che hanno preso parte all’evento, scendendo in campo con l’emozione di intraprendere “una avventura diversa, la sfida di un confronto che solletica il coraggio e soprattutto il rapporto con un’arte sorella come la musica. Questo aspetto nuovo ha pungolato la curiosità del vero ingegno artistico, che si è reso intelligentemente e simpaticamente disponibile ad una chiacchierata multidisciplinare”. Il genio di Gianni Bergamelli ha così prodotto questa situazione nuova, nella quale il ruolo di mediatore culturale è spettata a Trovesi, mentre a ciascuno dei cinque artisti è stato chiesto di partecipare con la propria forma d’arte, per sottoporsi a una prova multidisciplinare, in cui ascolto e visione si sono fuse in una ben riuscita ed emozionante sinestesia. Gli acrilici essenziali e meditativi di Attilio Steffanoni, Mino Marra con la geometria e il cromatismo dei suoi paesaggi umani; situazioni, frammenti e i margini, rispettivamente rosso e azzurro di Callisto Gritti; i labirinti intessuti di cromatismo di Rino Carrara; il rosso acceso dei musicisti di Gianni Bergamelli; e l’ebreo di Trento Longaretti. Una esperienza riuscita nel suo complesso, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Albino, con l’assessore alla Cultura Patrizia Azzola e la responsabile delle programmazioni culturali Marialuisa Madornali. Giuseppe Carrara
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