Handbike: in strada Roberto Piccinini |
Le prodezze di questo atleta continuano a confermare, oltre alla passione per lo sport, la grande forza d’animo che lo contraddistingue come persona Sugli scudi Roberto Piccinini, ma soprattutto l’handbike, la disciplina che lo ha portato a conquistare ultimamente, dopo vittorie raggiunte in altre discipline sportive, numerosi traguardi e titoli, in Italia e all’estero. Lo scorso anno, per esempio, ha preso parte a Parabiago, nel Milanese, alla prima edizione dei Campionati del mondo di handbike, tra centinaia di atleti diversamente abili, provenienti da tutte le nazioni, comprese Ghana, Stati Uniti e Australia. Proprio così, Roberto Piccinini è un atleta della Polisportiva Disabili Orobici (Po.Di.O.), dallo scorso anno sostenuto nelle sue attività dalla locale Polisportiva Albinese di patron Alberto Carrara, e in sella alla sua speciale bicicletta, dotata di tre ruote, compie prodezze che continuano a confermare la sua grande passione per lo sport e la grande forza d’animo che lo contraddistingue come persona, prima che come atleta. “Lo sport è molto importante per me – dichiara l’atleta - mi accompagna da una vita e mi ha aiutato a stare bene, a farmi sentire autonomo nei movimenti, ma soprattutto indipendente, evitandomi momenti di scoramento e attimi in cui mi sarei potuto fermare unicamente a piangermi addosso, a causa della mia malattia, che mi ha sempre accompagnato”. Roberto, quindi, raggiunti quasi i cinquant’anni, continua a sentirsi spinto dalla voglia di fare bene, dopo la vittoria, per esempio, ai campionati europei in Francia, a Rosenau, sempre lo scorso anno, quando si è classificato nono. I suoi trascorsi, del resto, contano ben quindici titoli di campione italiano nella categoria nuoto, sui 50 e 100 metri stile liberi. Ma non solo: anche un attraversamento a nuoto dello Stretto di Messina, numerosi posizionamenti di prestigio ai Campionati del mondo di sci di fondo e qualche vittoria anche nell’impegnativa disciplina del kayak. Da più di due anni ha intrapreso l’handbike, sostenuto dal preparatore atletico Daniele Noris e da Marco Bertuletti, che lo aiuta nella messa a punto della bici che sposta con energia, a forza di bicipiti e addominali. “Per viaggiare tra i 38 ed i 40 chilometri orari – ha chiarito Roberto – bisogna lavorare duramente, anche quattro allenamenti a settimana, di alcune ore ciascuno, e grazie ai miei preparatori ho realizzato il sogno di gareggiare e portare avanti la mia passione”. Per l’atleta non si parla, comunque, di ultimo traguardo o di punto di arrivo, il suo medagliere non è ancora sazio. Attenzione merita anche l’associazione di volontariato onlus alla quale Piccinini, così come altri suoi compagni atleti, è iscritto. La Po.Di.o, con Paolo Masotti come presidente e Roberto Piccinini suo vice, ha sede in Albino, in via Colleoni 4, e opera nella Bergamasca aiutando a svolgere terapia le persone disabili, sotto, però, una veste motoria. Il cosiddetto sport-terapia che praticano i ragazzi disabili della polisportiva sono appunto il nuoto, il kayak, lo sci di fondo, il ping-pong, la barca a vela e, infine, l’handbike. L’associazione è sorta nel 2000, con l’aiuto di undici volontari e dei ragazzi disabili, da subito dedicandosi all’attività di movimento terapeutico rivolto a ragazzi portatori di handicap psichico e fisico; la stessa passione ha poi definito gli sforzi di questi volontari anche nella forma della pratica dello sport-terapia. La prima fase è, insomma, una sorta di avvicinamento al movimento e, successivamente, con la seconda fase si motivano i ragazzi a continuare; si organizzano manifestazioni a carattere provinciale e regionale, dove i ragazzi possono scendere in campo e confrontarsi. Per quanto riguarda l’handbike, poi, dallo scorso anno Piccinini si è avvicinato alla Polisportiva Albinese, ricevendo dal presidente Alberto Carrara e dallo staff direttivo piena collaborazione e sostegno economico. Per informazioni, è possibile contattare la sede al numero 035/754990, da lunedì a giovedì, dalle 20 alle 21, ma anche inviando una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Gloria Belotti
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