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Quattro chiacchiere con... Stampa

GIUSEPPE CARRARA

Capogruppo alpini di Albino

Un grande evento attende la comunità albinese. Quest’anno, infatti, si celebra l’80° anniversario di fondazione del gruppo alpini di Albino, uno dei sodalizi più vecchi nel panorama bergamasco. E così, per festeggiare degnamente questo importante avvenimento, tutte le penne nere, capeggiate dal capogruppo Giuseppe Carrara, chiamano a raccolta la popolazione per una “quattro giorni” di festa, in programma dal 14 al 17 maggio. Per la felice occasione, la redazione di Paese Mio ha deciso di intervistare il capogruppo Giuseppe Carrara, nel tentativo di conoscere la vita associativa del gruppo alpini di Albino, la sua storia, le sue attività, i suoi progetti, i suoi programmi futuri.

Innanzitutto, chi è Giuseppe Carrara?

Sono nato a Pradalunga 67 anni fa, esattamente nel 1941; sono coniugato e ho quattro figli; e ora sono in pensione. Ovviamente, ho svolto il servizio di leva (allora ben 15 mesi) fra gli alpini, precisamente a Verona, dove ho fatto il CAR, e poi alla caserma “Cesare Battisti” di Merano (Bolzano), presso il reparto comando della Brigata Orobica. Quell’esperienza, anche se faticosa, me la sono portata nel cuore, e così nel 1992 mi sono avvicinato al gruppo alpini di Albino, associandomi. Già nel 2000 sono entrato a far parte del consiglio direttivo e nel 2006, dopo la scomparsa del capogruppo Silvano Bonomi, sono stato eletto capogruppo, carica che mi è stata prolungata di un anno, proprio per meglio gestire i festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione del nostro gruppo.

A proposito, come si compone e si organizza il gruppo alpini di Albino?

Attualmente, il gruppo alpini di Albino è forte di 170 soci e può contare anche su 60 amici. La sede attuale (fino agli anni ’90 era in via Mazzini) è in via Mons. Carrara, all’interno del Parco Alessandri, ed è intitolata al nostro concittadino Franco Briolini, capitano del 5° Reggimento Alpini e medaglia d’oro al valor militare. La sede è il frutto di due fasi di edificazione: una, del 1994, quando si è ristrutturata una fatiscente, quanto inutilizzata, proprietà comunale; l’altra, che si è conclusa nel 2006, con cui si è operato un ampliamento e la definitiva sistemazione dell’intero edificio. La sede è strutturata su due piani e comprende quattro ampi locali, uno dei quali suddiviso in diversi vani per la formazione di vari servizi: cucina, bar, magazzino. Al piano superiore l’aula-museo, in corso di sistemazione, che raccoglie cimeli, testimonianze, documenti e ricordi alpini, di cui è ricca la comunità albinese.

Quali sono le attività del gruppo alpini di Albino?

Innanzitutto, la cura del Parco Alessandri e la gestione del bar della sede; quindi, una serie di interventi a sfondo sociale, sia di tipo ricreativo che di assistenza e supporto ad iniziative promosse da altri enti e associazioni che operano sul territorio. Ci si occupa dei giovani in età scolare collaborando con il “Piedibus”, con l’annuale consegna del Tricolore (per quest’anno l’iniziativa è in programma il 16 aprile), ma anche con feste e momenti ricreativi al parco. Ci si occupa anche degli anziani, con assistenza e attività di svago; si collabora con i gruppi sportivi, per questioni logistico-organizzative; si canta, perché abbiamo anche un bellissimo coro; partecipiamo alla colletta alimentare e farmaceutica; raccogliamo generi alimentari (e non solo) e fondi per le popolazioni del Terzo Mondo; e aiutiamo e sosteniamo quanti hanno bisogno di una mano…gli alpini non si tirano mai indietro.

Ci può tracciare una breve storia del gruppo?

Come detto, il gruppo alpini di Albino nasce per evoluzione naturale subito dopo la Grande Guerra, ad opera dell’ufficiale alpino, il Dr. Carlo Bossi, nato a Voghera nel 1879 e trasferitosi ad Albino nel 1902. Ma è soltanto il 7 luglio 1929 che avviene la solenne consegna del gagliardetto. Dopo la seconda guerra mondiale, il gruppo si ritrovava prima presso l’albergo Falcone, poi al bar Garibaldi e quindi al bar Roma. Nostri alpini sono stati presenti in tante iniziative, organizzate dall’Associazione Nazionale Alpini: dal Vajont all’Irpinia, dal Belice all’asilo di Rossoch, in Russia. Dopo Carlo Bossi, si sono succeduti, come capogruppo, Guido Gandossi, Francesco Angelo Pellegrini, Antonio Azzola, Guido Morotti, Giuseppe Mutti, Luciano Nani, Silvano Bonomi e, ora, il sottoscritto.

Ma veniamo alle celebrazioni dell’80° di fondazione. Cosa dire in questo momento?

Abbiamo allestito un programma veramente grande, con quattro giorni di festa: spettacoli teatrali, animazione al Parco Alessandri, concerto del Gruppo Bandistico di Albino, esibizione del gruppo folcloristico I Sifoi di Bottanuco e altri gruppi folk, concerto del Coro Idica di Clusone. Veramente un bel programma, che comunicheremo nei dettagli più avanti. Senza dimenticare la sottoscrizione a premi, che sta partendo proprio in questi giorni. Premi veramente importanti, ma soprattutto tanti: scooter, mountain bike, viaggi, quadri, elettrodomestici e tanto ancora.

 

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