Le Acli…in piazza |
Domenica 22 marzo, sotto i portici di San Giuliano, la sezione di Albino, si ritroverà per promuovere la propria azione sociale, parlare alla gente ed informare sui diritti Ritorna “Diritti in piazza”, l’evento già sperimentato dalle Acli della Lombardia nel 2007 dal titolo “Piazzatelo in testa”, che ha visto le Acli scendere…in piazza per promuovere la propria azione sociale, parlare alla gente ed informare sui diritti. Anche quest’anno, precisamente il 21 e 22 marzo, le Acli scenderanno in piazza (nel nostro caso, ad Albino si scenderà in piazza domenica 22 marzo, dalle 9 alle 12, sotto i portici di Piazza San Giuliano): sarà un evento lombardo, che vedrà il coinvolgimento di circa 100 piazze (cioè città e paesi di Lombardia) e in qualche maniera anticiperà l’evento che – come ogni anno - il Patronato lancerà a livello nazionale nel periodo di settembre/ottobre. Ma l’evento di quest’anno porta con sé una novità: il messaggio è che le Acli siano impegnate per la tutela dei diritti e promuovano azione sociale, diffondano informazione, facciano conoscere le loro attività, in un’ottica promozionale, soprattutto dei valori che sottendono. E, allora, lo “slogan”, cioè il titolo dell’evento sarà “Acli in piazza: per una nuova primavera sociale”, riprendendo un intervento del Cardinal Tettamanzi di Milano. Ma ecco le motivazioni che hanno indotto le Acli di Lomabardia a promuovere questa manifestazione: “La Presidenza regionale, considerata anche l'orientamento della Conferenza Episcopale Italiana di sostenere l'iniziativa del fondo di solidarietà “Famiglia e Lavoro” promosso dalla diocesi di Milano e delle iniziative di solidarietà promosse dalle diocesi di Brescia e Bergamo, ritiene opportuno valorizzare le manifestazioni territoriali per i Diritti in piazza quale opportuna occasione per: - orientare i cittadini a partecipare alle attività rivolte a contenere gli effetti della crisi economica ed occupazionale ed a favorire la ripresa dello sviluppo produttivo attraverso l'educazione ed a stili di vita improntato alla sobrietà, l'organizzazione di azioni volontarie di solidarietà, di attività di mutuo aiuto e di imprese sociali; - partecipare all'implementazione e gestione dei fondi di solidarietà con le famiglie più colpite agli effetti della crisi economica ed occupazionale promossi dalle Diocesi lombarde, con specifiche attenzioni a valorizzare la laicità delle loro organizzazioni per dialogare costruttivamente con le Istituzioni pubbliche e collaborare allo sviluppo delle attività delle organizzazioni sociali impegnate nell'organizzazione di attività di contenimento degli effetti materiali e culturali e di ripresa produttiva del Paese”. Interessante il materiale che verrà distribuito: un libretto (tipo “bigino”) con il vademecum degli ammortizzatori sociali per la famiglia; cioè cosa fare in caso di perdita di lavoro, a chi rivolgersi, quali diritti si possono esigere (spiegare cos’è cassa integrazione, normativa con i benefici per i precari). Di grande qualità questo prodotto, che tenterà di raggiungere più persone possibili e di informarle sui diritti che possono esigere, nonché sulle modalità operative di orientarsi e muoversi in caso di perdita di lavoro (del resto, sono le richieste che arrivano con maggiore frequenza ai Caf e al Patronato Acli). Gianluigi Facchinetti |