La vicenda dell’antenna Vodafone passa in Consiglio Comunale |
Leggittime le proeccupazioni di inquinamento elettromagnetico ma l'Arpa dice che le rilevazioni fatte sono abbondantemente sotto i minimi previsti dalla legge Il consiglio comunale di mercoledì 25 febbraio scorso non si preannunciava di…buon umore. La sala Aldo Moro del Municipio di Albino era gremita in ogni ordine di posto, soprattutto sul suo lato sinistro, dove si erano sistemati numerosi cittadini, rappresentanti del “Comitato anti-antenna IV Novembre”. Del resto, le attese c’erano, eccome. Grazie ad un’interpellanza presentata dal capogruppo della minoranza di ProgettAlbino, Stefano Dentella, si andava a chiedere all’amministrazione comunale lo “stato di salute” della stazione radio-base di telefonia mobile installata un anno fa in via IV Novembre, a Comenduno, da parte della società Vodafone. Da allora (e ancor prima) un ping-pong di incontri, lettere di informativa, ma soprattutto raccolte di firme e petizioni, che hanno coinvolto oltre 1500 cittadini. Logico, quindi, chiedere chiarimenti su una questione spinosa, che ancora vede contrapposte l’amministrazione comunale e Vodafone, in merito alla possibilità di uno spostamento del ripetitore, perché inserito in un contesto urbano dall’alta pressione edificatoria, per giunta vicino al cimitero della frazione di Comenduno, in via IV Novembre, frequentato da tante persone, e per di più nei pressi delle scuole elementari e medie, dove il via vai di alunni e genitori è notevole. A lanciare il sasso è stato il consigliere Stefano Dentella, relatore dell’interpellanza, che ha lamentato il lungo periodo di silenzio sulla questione, ben un anno dall’approvazione di due mozioni consiliari “di presidio alla vicenda dell’antenna”. Per la cronaca, nella prima mozione si chiedeva al sindaco e alla Giunta Comunale di “impegnarsi ad elaborare programmi di sviluppo della rete nel rispetto dei livelli di esposizione della popolazione e di distribuzione del servizio, adottando tutti gli accorgimenti volti a limitare l’impatto delle infrastrutture di telefonia mobile, anche attraverso forme di concertazione con i soggetti gestori; inoltre, a individuare specifici siti attraverso strumenti quali il piano regolatore e il regolamento edilizio comunale, al fine di impedire l’installazione degli impianti vicino a luoghi sensibili, quali scuole, asili e ospedali”. Nella seconda mozione, invece, si chiedeva “lo spostamento e la nuova localizzazione della stazione radio Vodafone di via IV Novembre”, alla luce anche delle 1500 firme raccolte nello scorso autunno da un comitato spontaneo di cittadini e del fatto che l’antenna è molto vicina all’attuale scuola media. Ebbene, il consigliere Dentella lamentava nell’interpellanza questo silenzio (chiedendo lumi sulla questione). Pronta la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Marino Masseroli, che anticipava la presentazione a breve (alcune settimane) di un regolamento fra i Comuni di Alzano, Nembro (dove un'antenna simile è a meno di 100 mt. dalla scuola materna di Viana) e Albino che porterà alla regolamentazione dell’installazione degli impianti di telefonia mobile sul territorio dei tre Comuni: un regolamento ormai pronto, che aspetta soltanto il parere dell’Arpa, per poi essere portato in consiglio comunale per la sua approvazione. Interessante è stata la comunicazione fatta dall’assessore Masseroli di recenti rilevazioni, compiute dall’Arpa, nell’area vicino all’antenna radio di Comenduno: rilevazioni che non hanno evidenziato alcun rischio elettromagnetico. Per la precisione, questa è stata la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Marino Masseroli: “Recentemente l’Arpa, il 23 febbraio, ha scritto al Comune di Albino, dicendo che il 16 dello stesso mese aveva fatto delle rilevazioni vicino all’impianto di via IV Novembre; ci manda, quindi, le misure in campo elettromagnetico, dicendo che ha fatto dieci rilevazioni. Io passo a leggere il misurato delle rilevazioni: al parcheggio del cimitero si è registrato uno 0,38, quando il valore riferimento è 20; all’incrocio di via Monte Rena si è registrato uno 0,30 (a questi livelli lo strumento non lo rileva neanche) con un valore di soglia che è sempre 20; su un terrazzo di un’abitazione in via monte Rena si è registrato uno 0,30, quando ancora il valore di riferimento è 6; su un terrazzo di via monte Rena 4, valore rilevato 0,30 con valore di riferimento 6; su un terrazzo al secondo piano di via monte Rena valore rilevato 0,35 e valore di riferimento 6; su un terrazzo in via piano terra di via S.Alessandro, valore rilevato 0,30 con valore di riferimento 6; in un giardino di via S.Alessandro valore rilevato 0,30 con valore di riferimento 6; alle scuole elementari (primo piano, dove c’è la scala antincendio) valore rilevato 0,35 con valore di riferimento 6; al parcheggio delle scuole medie valore rilevato 0,30 con valore di riferimento 20; in un giardino ex-convento delle Carmelitane valore rilevato 0,30 con valore di riferimento 6. Come vediamo rispetto ai valori di riferimento c’è da stare tranquilli: mi sento di tranquillizzare tutti, come si vede i valori sono al di sotto dei valore di riferimento stabiliti da Arpa”. Inoltre, l’assessore Masseroli ha informato il consiglio comunale che, dopo una prima lettera inoltrata dal sindaco, la società Vodafone ha risposto all’amministrazione comunale dicendo, fra l’altro che “la normativa di settore non consente alle amministrazioni comunali di procedere liberamente alla delocalizzazione di impianti precedentemente localizzati…solo poche ipotesi…ma non rientra il caso di specie (cioè di Comenduno)” e “di essere disponibile ad un dialogo costruttivo e collaborativo con l’amministrazione comunale, al solo fine di verificare la possibilità di comune accordo di rintracciare una nuova area alternativa all’attuale, per contemperare gli interessi della collettività e quelli del gestore”. Questa apertura di Vodafone, non recepita finora dal Comune di Albino, ha fatto alzare la voce al consigliere Stefano Dentella, che ha accusato l’amministrazione comunale di non aver saputo cogliere la ghiotta opportunità offerta da Vodafone. Ecco, il suo intervento: “Sono sorpreso che da parte di Vodafone si sia rivelata una disponibilità, allora data come impossibile; ma a fronte di questa disponibilità non si è fatto più nulla; a fronte di questa risposta l’amministrazione comunale non ha fatto nessun altra comunicazione, del tipo sediamoci attorno ad un tavolo e dialoghiamo; quindi, dopo la lettera di risposta all’atto dovuto fatto dal sindaco, la possibilità (di dialogare) si è fatta cadere nel vuoto; e allora la cosa mi preoccupa ancora di più, a fronte, perché a fronte di una disponibilità dichiarata non è seguito nessun atto concreto. Quindi, non sono soddisfatto, a distanza di un anno non si è fatto nulla, per sedersi attorno ad un tavolo, anche perché ora siamo in dirittura d’arrivo su un regolamento sovracomunale (che dovrà disciplinare la localizzazione degli impianti di telefonia mobile). Trovo la cosa davvero carente da parte dell’amministrazione comunale”. |