Tante mascherine sono scese da tutte le cinque frazioni dell'Oltreserio per partecipare al Carnevale Insieme 2009

Tante, tantissime mascherine, di tutti i colori, divertenti, fantasiose. Sono scese da tutte le frazioni, da Casale, da Dossello, da Vall’Alta e da Abbazia, per poi ritrovarsi insieme all’Oratorio di Fiobbio, ancora una volta naturale epicentro della Valle del Lujo (almeno geograficamente), per partecipare, festose e gioiose, al nuovissimo “Carnevale Insieme 2009”, organizzato dalle parrocchie della Valle del Lujo, che ha coinvolto le comunità di Casale, Abbazia, Dossello, Fiobbio e Vall’Alta. E’ stata una bella manifestazione, semplice nei suoi elementi, ma dal forte significato unitario, che ha coinvolto veramente tantissime persone, che hanno accolto con festa l’invito dei rispettivi responsabili parrocchiali. Un successo soprattutto per i bambini, tanti, accompagnati dai loro genitori, da nonni anch’essi mascherati, che non hanno fatto mancare il loro contributo di gioia e spensieratezza, per un Carnevale che esalta proprio questi valori.

Il primo momento della festa è stata la sfilata delle maschere, partita dall’Oratorio di Abbazia, con un capo-corteo di grande stazza: sì, proprio don Filippo Bolognini, il parroco di Abbazia che, lasciato a casa il suo fedele cagnolino, ha accompagnato un centinaio di mascherine lungo la via Lunga. Qui, il corteo, ha assorbito quanti provenivano da Casale e Dossello, ma soprattutto all’incrocio della banca, quanti scendevano da Vall’Alta, un bel numero. E tutti lungo la salita per Fiobbio, fino all’Oratorio, dove ad aspettarli c’era la grande musica dei Mixer e un campo sportivo pieno di pupazzi e giochi gonfiabili. Anche qui, un parroco in maschera, quello di Fiobbio, don Dario Colombo, vestito per l’occasione da pinguino.

A detta degli organizzatori, capeggiati da Nunzio Carrara, un successo, anche nella quantità: oltre 400 mascherine, ma soprattutto un quintale di chiacchiere, per i più golosi, e circa 70 litri di vin brulè corroborante, per i più freddolosi.

Sara Nicoli