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Via libera al distretto culturale Val Seriana Stampa

E’ dello scorso autunno, ma l’ufficialità dell’iniziativa è della fine dell’anno. Regione Lombardia e Fondazione Carialo hanno firmato un protocollo d’intesa, per la realizzazione del progetto “Distretti Culturali”, il cui chiaro obiettivo è quello di individuare, promuovere e co-finanziare la nascita e lo sviluppo di distretti culturali sul territorio della Regione Lombardia, inteso come modello di valorizzazione del patrimonio culturale (inteso in senso lato), in connessione con le altre filiere economiche del territorio di competenza. Dieci i progetti prescelti per la loro attuazione: e la cosa importante, che riguarda in particolar modo il territorio vallare, è che uno riguarda anche la Bergamasca, più specificatamente la Val Seriana. Un progetto, peraltro, dalle valenze condivise, perché presentato dalle due comunità montana, Val Seriana (con sede ad Albino) e Val Seriana Superiore (con sede a Clusone).

Per la cronaca, la firma dell’accordo ha avuto come sede privilegiata la sede della Fondazione Carialo: ad apporla, in rappresentanza delle due istituzioni, il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guazzetti, e l’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello. Come detto, il progetto “Distretti Culturali”, espresso in uno specifico piano d’azione, persegue l’obiettivo strategico di valorizzare il patrimonio culturale, come fattore di crescita economica sociale e culturale del territorio lombardo, dimostrando come i beni culturali ed ambientali possono costituire una vera e propria opportunità di sviluppo locale, e non solo un costo per la collettività.

Per quanto riguarda la Val Seriana esiste già uno studio di fattibilità operativa sul distretto culturale della valle, messo a punto dalla Fondazione Politecnico di Milano: entro il settembre 2009 dovrà essere presentato il progetto definitivo, per ottenere dalla Fondazione Cariplo i 4 milioni di euro previsti, sugli 8 complessivi che costerà il progetto.

Essere fra i dieci progetti prescelti, su 39 domande, è stato un grande successo politico-amministrativo per le due comunità montane. Nello specifico, il progetto prevede interventi sia sui beni materiali che immateriali. Nel primo caso, è prevista la ristrutturazione di edifici di portata storica e artistica, legati a beni architettonici, ambientali, culturali, per favorire la nascita di percorsi storici, artistici, tessili, archeologici. Sull’altro fronte, è previsto un percorso sulla formazione, e forse proprio questo aspetto è stata la carta vincente del progetto vallare.

Nel complesso, sarà l’occasione per veder realizzati interventi di sistema, che difficilmente, senza l’aiuto esterno, si sarebbero potuti pianificare e realizzare.

Ora, come prossimo passo, è necessario che anche i Comuni, gli altri enti sovracomunali e le associazioni seriane si uniscano e aderiscano al progetto, portando i loro contributi particolari.

Gianluigi Facchinetti

 

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