Ricevere fa contento, donare fa felice il cuore |
Anche il 2008 è passato con croci e delizie; io come tanti cerco nel volontariato di essere d’aiuto ai poveri, ai deboli, ai bambini. Qualche anno fa mi sentivo ricco con poco, aiutavo qualcuno e con la coscienza mi sentivo tranquillo; adesso con il passare degli anni mi sento povero (non economicamente) nel vedere la mia incapacità di essere d’aiuto ai deboli, ai poveri. Però c’è la grande gioia di conoscere persone meravigliose che dedicano molto della loro vita al servizio degli altri. Mi rimane nel cuore una ragazzina con gli occhi bendati. Per gli specialisti la soluzione più facile in Bosnia era quella di bendarla, per abituarla a vivere nel buio, dato che per certo dopo pochi mesi sarebbe diventata cieca, e così piano piano poteva abituarsi al buio della cecità. È stato lì che il cuore dei miei amici Elena e Massimo ha battuto. Hanno capito che dovevano fare qualcosa e dopo varie difficoltà sono riusciti a portarla all’Ospedale Gaslini di Genova, dove con tre operazioni molto comuni le hanno ridato la vista. Adesso nella loro casa ci sono sempre tanti bambini bisognosi di cure: mi chiedo come facciano; l’aiuto di tanti amici è indispensabile, ma l’aiuto più grande l’hanno nella fede. Ringrazio per avere tanti amici meravigliosi: grazie all’amico Luigi, alla famiglia di Mistri Lucio, agli amici della Corale di S.Cecilia, ai volontari dell’Oratorio, all’amico Edo, ai ragazzi delle superiori di Desenzano, agli amici dell’Unitalsi e al carissimo amico Pierino Persico e famiglia, e a tanti amici che aiutano in silenzio e umiltà. Se riesco a donare qualcosa è merito di tanti. Ma il grazie più grande va sempre a chi lassù nel cielo, anche nei momenti un po’ bui della vita, ti aiuta e ti tocca il cuore. Grazie. Tino |