I giorni del “Monteore” |
Si chiama "Monteore" e qualcuno potrebbe pensare al nome di una montagna. Invece, si tratta non di un cumulo di rocce, ma di un cumulo di ore scolastiche, offerto dall'Istituto Superiore Oscar Romero ai suoi studenti. Infatti, gli studenti possono gestire questo insieme di ore, durante l'anno, autonomamente e liberamente, con progetti pensati e promossi da loro. Inizialmente il monteore era ripartito mensilmente: da ottobre a maggio, gli studenti gestivano le due ore obbligatorie, riservate alle assemblee studentesche, come alternativa alle lezioni scolastiche. Oggi, invece, il monteore viene organizzato in una sola occasione durante l'anno scolastico e accumula le 18 ore che anni addietro venivano utilizzate a due a due mensilmente. Ed ecco un po’ di storia. Il monteore nasce dopo il 1974, cioè nell’anno in cui c’è stato il decreto legge che l’ha emanato. Oggi, dunque, gli studenti si ritrovano a fare un’autogestione che dura tre giorni. Dovrebbe essere l’occasione per permettere agli studenti di fare delle “lezioni alternative” che potrebbero essere utilmente impostate in questo modo: incontri con esperti in problematiche giovanili (psicologi, medici e sociologi), visite a mostre o a musei, proiezioni di film con un successivo dibattito di opinioni, concorsi e giochi competitivi tra le diverse classi della scuola, momenti di spettacolo con iniziative teatrali, canore, musicali e perché no, momenti di creazioni artistiche per poter realizzare dipinti, affreschi, collage. ecc… In buona sostanza, se vogliamo dirla tutta, il monteore rappresenta una piccola pausa che qualcuno vive anche come una vacanza. Ebbene, all’inizio di quest’anno, alcuni candidati alla rappresentanza d’istituto avevano proposto di aumentare da 3 a 4 giorni il monteore, ma la proposta non è stata accolta. La pausa rappresentata da questo gruppo di ore è comunque positiva, anche se a volte non viene usata per un percorso propriamente culturale. Ma bisogna capire che per noi ragazzi è più interessante il momento riservato al gioco e al divertimento che quello impegnativo dell’ambito scolastico. Ben venga dunque il monteore! Che è anche un'occasione di confronto e di incontro. Il contributo di insegnanti e genitori è utile e importante, per fare in modo che il monteore rappresenti un momento di crescita e non diventi solo una perdita di tempo. Per questo, la scuola e le famiglie si devono impegnare, invitando complessi musicali, compagnie teatrali, squadre di calcio piuttosto che di pallavolo o di basket per fare in modo che noi ragazzi durante la scalata al monteore possiamo incontrare e condividere un piccolo tratto di strada, non solo con i soliti docenti, ma anche con altri maestri di vita e di formazione. Quest'anno il monteore si svolgerà il 16, 17 e 18 febbraio, e sarà organizzato con la presenza di cinque centri d'interesse: uno tenuto da Don Giuseppe Belotti, che durerà due ore e riguarderà il tema della psicologia; un altro tenuto dalla professoressa Palla che durerà nove ore, e riguarderà la tecnica del ritratto; il terzo è tenuto dalla professoressa Robert, durerà due ore e sarà dedicato allo spazio per la lettura; il quarto tenuto dalla cooperativa "Il Cantiere", che durerà nove ore e riguarderà uno stage per animatori; l'ultimo centro d'interesse è tenuto dalla professoressa Gritti, durerà 18 ore e sarà dedicato alla realizzazione di un murales nell'atrio della scuola. Elena Bertocchi Nicole Bergamelli |