DISCARICA ABUSIVA: STOP AL PONTE |
Ultime nuove sul ponte di Comenduno, che dovrebbe realizzarsi a scavalco del fiume Serio, dalla via Serio, in prossimità dell’area denominata “Isola dello Zio Bruno”, a via Pertini, in corrispondenza dell’area a verde dell’ex-inceneritore, al confine con il Comune di Cene. Come tutti ricordano è stata una bella doccia gelata la scoperta nel luglio scorso di un grosso quantitativo di rifiuti abbandonati, di natura sospetta, in avanzato stato di decomposizione, nel mentre gli operai dell’impresa Milesi di Gorlago, che hanno in appalto i lavori, stavano predisponendo il cantiere per la costruzione del ponte. Nello specifico, appena iniziati i lavori di sbancamento, ecco l’inconveniente, una situazione imprevista e problematica: vecchi rifiuti solidi urbani e scorie di inceneritore. I lavori vennero subito sospesi, sia perché tali materiali, una volta messi in vista, dovevano essere smaltiti in luoghi autorizzati e con modalità previste dalla normativa vigente, sia perché era necessario considerare anche, ma non solo, in rapporto ai lavori di costruzione previsti, se il sito richiedeva una messa in sicurezza; sia ancora perché è stato subito evidente che fra il terreno di fondazione previsto dagli studi geologici e geotecnica di progetto e quello riscontrato dagli scavi vi era una netta discrepanza, tanto da rendere necessaria una rivisitazione del progetto stesso. Ovviamente, in considerazione di tali imprevisti di non poco conto, l’amministrazione comunale ha ravvisato l’esigenza di entrare nel merito degli studi geologici eseguiti, per verificarne la regolarità e la completezza degli accertamenti svolti, la correttezza e la congruenza delle conclusioni a cui essi erano pervenuti. Pertanto, l’amministrazione comunale ha deciso lo scorso 22 gennaio, di affidare alla Geoter Studio Associato di Ravagnani e Santambrogio di Ardesio, un incarico professionale, anche per tutelarsi in seguito, una volta ripartiti i lavori. Ovviamente, particolare attenzione verrà riservata al sito costruttivo del nuovo ponte, riguardo al fatto che in questo luogo si trova sepolto pochi metri sotto la quota della superficie del terreno il vecchio deposito di rifiuti della città di Albino, che fu attivo fino a una trentina di anni fa. Il lavoro degli esperti consulenti geologi consisterà nel definire la stratigrafia del sito, la consistenza in ampiezza e profondità del giacimento di rifiuti e l’evidenza con la quale tale artefatto avrebbe dovuto e potuto emergere nello studio geologico a supporto della progettazione di un’opera ingegneristica tanto importante, quale appunto un ponte stradale sul fiume Serio. La Geoter eseguirà un rilevamento geologico di dettaglio di un significativo intorno del sito del ponte, in modo da inquadrare la situazione dei punti di appoggio della struttura, in rapporto al contesto geologico naturale e al giacimento dei rifiuti. Si eseguirà anche un nuovo sondaggio meccanico a carotaggio nel punto in cui è stato effettuato uno dei precedenti, per accertare l’esatta stratigrafia del terreno e confrontarla con quella già descritta. Intanto, si è già messa in atto un’indagine geofisica sia con metodo elettrico sia con metodo sismico, in modo da ottenere una tomografia (disegno in sezione) del terreno, grossomodo come si fa per analizzare il corpo umano, e con questa definire le misure e la profondità del deposito di rifiuti, verificare la rispondenza e i rilevamenti di superficie, dei sondaggi e di altre valutazioni eseguite. Mettendo insieme tutti questi dati e dopo aver esaminato criticamente la documentazione che accompagna il progetto del ponte, la Geoter di Ardesio stenderà una relazione conclusiva, con lo scopo di tutelare gli interessi del Comune di Albino ed essere al tempo stesso propositivi per la soluzione dei problemi che si sono creati rispetto alla costruzione del ponte.
Il sindaco, Prof. Piergiacomo Rizzi |