Strada Provinciale 39: e ora tocca ai rifiuti… |
Parlare delle magagne che si vedono, e anche lampanti, su questa lingua d'asfalto è come sparare alla Croce Rossa, tanto è facile mirare e colpire una strada così inerme Strada provinciale 39 Albino-Casazza, seconda puntata. Certo, anche se elencare le magagne che si vedono, e anche lampanti, su questa importante arteria di collegamento fra la Valle Seriana e la Val Cavallina – si ribadisce gestita dalla Provincia di Bergamo - è come sparare alla Croce Rossa, tanto è facile mirare e colpire una strada così inerme, così abbandonata a se stessa (abbiamo parlato a suo tempo della scarsa manutenzione…), bisogna però continuare a farlo, per dovere di cronaca (e non per qualche recondita strumentalizzazione, come qualcuno vorrebbe intravvedere) e per cercare di colpire “in punta di penna” i responsabili o, quanto meno, creare un’attenzione che possa ricondurre ai responsabili. Stiamo parlando dei rifiuti che periodicamente si trovano abbandonati lungo i bordi della strada: senza ritegno, in ogni angolo della Valle del Lujo, dove la strada si inerpica. Sacchetti della pattumiera, bidoni e bidoncini, materassi, anche cestelli della lavatrice: in questi ultimi mesi, con inizio in particolare questa estate, la strada è stata oggetto di deprecabili abbandoni, diventando in certi punti anche discarica abusiva. I ciclisti che percorrono quasi ogni giorno questa strada sono molto attenti a quanto è presente in valle sia in termini di scarsa manutenzione stradale sia in termini di sporcizia lungo i bordi della strada. Proprio loro hanno segnalato in redazione anche i posti privilegiati di questi abbandoni. Certamente se si intervenisse con un maggior controllo o con una più ficcante presenza sul territorio da parte delle forze dell’ordine o del Corpo di Polizia Municipale, si potrebbe forse frenare questa insana pratica, che nasce da una maleducazione interiore. Ma bisogna, soprattutto, colpire e sensibilizzare i colpevoli. Contro queste continue manifestazioni di inciviltà, contro questi segni di lassismo culturale verso il patrimonio civico, cosa fare? Dà veramente un profondo fastidio vedere questi “regalini” sparsi in mezzo alla strada o lungo i suoi cigli o ancora sotto i guard-rail. A Fiobbio come a Casale, a Dossello e Abbazia, in salita o in discesa non importa, eccoli i ricordini della stupida maleducazione che fanno capolino qua e la. Non c’è niente da fare capita in tutte le stagioni, ma forse proprio in questo autunno, così privo di foglie, e quindi più trasparente, questi brutti incontri si scorgono di più. Che fare? In verità, molto si è fatto a livello di educazione ambientale; anche il Comune di Albino, a suo tempo e in varie riprese, ha cercato di sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, mediante l’affissione di volantini e manifesti informativi, ma anche con incontri nelle scuole su questo tema. Anche le stesse associazioni, che hanno al loro interno sezioni ambientali, mi viene in mente la Marinelli o la Geos Natura di Brgamo che interviene spesso in Valle del Lujo, hanno promosso diverse iniziative di sensibilizzazione ambientale, contro i rifiuti abbandonati; Legambiente stessa organizza tutti gli anni la Giornata del Verde Pulito. Ma alla fine i soliti noti, i soliti stupidi ci sono sempre. L’unica cosa da fare è parlarne, è scrivere di questo argomento, è ritornare sempre a parlarne, anche se siamo in prossimità del Natale ed altri sono i nostri pensieri. La gente deve sapere, deve avere la possibilità di commentare, di discutere. Soltanto così si può smuovere qualcuno, magari coloro che hanno visto, ma non dicono niente. Perché non iniziare a riferire alla forze dell’ordine o ai vigili urbani l’avvistamento di qualche sacco sospetto? Perché non iniziare a uscire dalla logica dell’omertà? Solo così si potrà fare del bene alla comunità, sostenendo e aiutando chi in questo momento, come gli stessi vigili urbani, è impegnato nella prevenzione di questi atti vandalici, con pattugliamenti e controlli del territorio, in una logica di deterrenza. Ma attenti, dobbiamo scendere in campo anche tutti noi! E ...senza polemiche o strumentalizzazioni! Andrea Bonomi |