Scuola primari F.lli Bulandi: un impegno che continua |
Bancarella della solidarietà per sostenere un progetto del COE Sabato 29 novembre i bambini delle classi quinte, sostenuti da tutti gli alunni della scuola primaria “Fratelli Bulandi” hanno allestito davanti alla chiesa di sant’Anna una bancarella di solidarietà per sostenere un progetto nutrizionale a Rungu, un villaggio a nord del Congo. Sono alcuni anni che la nostra scuola nel periodo natalizio si propone con una bancarella di beneficenza a scopi umanitari. Lo scorso anno ci eravamo impegnati a sostenere un progetto del Cesvi per acquistare zanzariere impregnate di insetticida per combattere la malaria in Zimbabwe e in Myanmar(ex Birmania). Gli anni precedenti hanno visto i nostri alunni impegnati a sostenere in India un progetto per la costruzione di due “Case del sorriso” per bambini orfani e bisognosi, nelle zone colpite dallo tsunami. Per cercare di mantenere viva l’attenzione non solo ai bisogni dei bambini lontani da noi geograficamente, ma anche a chi è a noi più vicino, si erano acquistate alcune tv per le camerette dei bambini ricoverati nel reparto di pediatria oncologica agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Quest’anno abbiamo deciso di sostenere un progetto per la costruzione di un centro nutrizionale che il COE (centro orientamento educativo) sta realizzando a Rungu nella repubblica democratica del Congo, progetto che ad Albino si è potuto conoscere grazie al gruppo missionario della Caritas e soprattutto grazie a Maddalena Gritti, di Albino, volontaria laica, ideatrice del progetto e che per alcuni mesi all’anno è presente a Rungu. Questo progetto del COE ha avuto inizio con l’apertura di un centro nutrizionale che si basa su un allevamento pilota di capre da latte finalizzato a soddisfare i bisogni alimentari di neonati e di bambini che non possono nutrirsi perché orfani o figli di madri ammalate di Aids. Contemporaneamente il progetto vuole promuovere, presso le famiglie del luogo, un allevamento autonomo con l’insegnamento delle pratiche della mungitura, della conservazione e dell’ uso del latte. A noi insegnanti gli scopi del progetto sono sembrati argomento adatti e interessanti per i nostri alunni di classe quinta, ma altrettanto stimolanti anche per gli altri bambini della scuola. Infatti, crediamo che il sostegno a questo progetto abbia una forte valenza educativa; è molto interessante per lo sviluppo interdisciplinare delle attività connesse e per i contenuti proponibili in ambito geografico, storico, antropologico. Maddalena nei giorni scorsi è stata ospite nelle classi per raccontarci la sua esperienza a Rungu regalandoci una mattinata interessante e carica di emozioni. Insieme al gruppo Caritas ha incontrato il 18 novembre anche i genitori dei nostri alunni per far conoscere il progetto anche alle famiglie. In questi percorsi il coinvolgimento delle famiglie è indispensabile perché è vero che il ruolo della scuola nel promuovere iniziative di questo genere è importante ma è altrettanto vero che è la famiglia il soggetto principale nell’educazione dei bambini ed è a casa che si possono approfondire queste tematiche e condividere certi valori. Nella serata si è raccontato di come la situazione in Congo sta via via peggiorando. L a condizione di estrema povertà, l’impossibilità economica delle famiglie ad accedere alle cure mediche, l’incapacità dello Stato di garantire un servizio sanitario primario, soprattutto nelle zone più isolate, ha compromesso lo stato di salute e di nutrizione di gran parte della popolazione, rendendola debole e vulnerabile a malattie di ogni tipo. Per questo è importante intervenire fornendo alle popolazioni più isolate e deboli un minimo di nozioni e di capacità per far fronte alle situazioni sanitarie e nutrizionali con mezzi propri, valorizzando le risorse personali e recuperando tradizioni ancora valide, ma che con il passare del tempo si stanno perdendo. È stato anche sottolineato che gli obiettivi di questo importante intervento: promuovere la vita, combattere la malnutrizione, aiutare le mamme a far crescere i loro bambini sani… sono obiettivi di tipo umanitario e non collegabili ad intenti di tipo confessionale. Anche quest’anno la nostra bancarella ha avuto un grande successo! I diversi manufatti molto colorati, curati, ricchi di creatività, impacchettati e ben disposti sono stati molto apprezzati. Un grande grazie quindi a tutti i bambini della scuola per l’impegno e la collaborazione e un ringraziamento particolare alle mamme e alle nonne che hanno dedicato tempo e capacità per la realizzazione dei manufatti. Grazie a Maddalena e al gruppo Caritas che dedicano il loro tempo per progetti che sostengono popolazioni in difficoltà. Concludo con una frase che Maddalena mi ha detto dopo aver parlato in classe con i bambini “Ho notato che i bambini mi ascoltavano con molto interesse”. Come adulti, come educatori auguriamoci di mantenere sempre vivo questo interesse nei nostri bambini perché sappiano, da adulti essere sempre attenti a situazioni di bisogno e collaborare per offrire a ogni persona una vita dignitosa. Un’insegnante |