Marinoni |
Libro, mostra e visita guidata sulla “Bottega dei Marinoni” Il volume è in vendita presso la biblioteca di Albino al prezzo di copertina di € 35,00 Grande evento quest’anno all’interno di “Terre di Albino, le Giornate della Storia dell’Arte”, la rassegna culturale promossa dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Comunità Montana Valle Seriana, l’assessorato alla Cultura della Provincia di Bergamo, la Regione Lombardia, l’associazione culturale “Carlo Antonio Marino”, e il generoso contributo della Banca Popolare di Bergamo. Nell’ambito della costante e continua lettura del patrimonio storico e artistico presente sul territorio albinese, con particolare riguardo alla ricerca di quei personaggi, in particolare scrittori, scultori, pittori o studio di storia minore, che hanno fatto grande il nome di Albino nel panorama culturale italiano, l’amministrazione comunale ha valorizzato per questa edizione 2008 della rassegna culturale la “Bottega dei Marinoni”, “una famiglia di pittori originari di Desenzano al Serio (attuale frazione di Albino, ma Comune autonomo fino al 1928), attiva per più di cinque generazioni, dalla metà del ‘400 all’ultimo quarto del ‘500”. Un evento importante e significativo per la comunità alinese, che giunge a tre anni dal rilancio della figura del pittore Giovan Battista Moroni, un altro “grande” dell’arte albinese, per il quale molti si sono interessati alla sua riscoperta e alla sua valorizzazione, per esempio con la pubblicazione del depliant “Moroni ad Albino” e con varie mostre in suo onore. Ora, è la volta dei Marinoni, un’altra grande testimonianza della fertile produzione artistica, in questo caso pittorica, di Albino. Già domenica scorsa 23 novembre, presso l’auditorium comunale, si è svolta la presentazione del libro La Bottega dei Marinoni, XV-XVI secolo, di Chiara Paratico, edito dal Comune di Albino e dalla Bolis Edizioni. Così si legge nella locandina: “Si tratta di una ricostruzione dell’attività della bottega, detentrice di una sorta di monopolio su una vasta area dalla Val Seriana alla Val Brembana, ad in alcuni centri della pianura”. Il ricco catalogo delle opere ricomposto dalla studiosa, illustra la lunga fedeltà dei pittori alle tipologie della tradizione (polittici a più scomparti e lignei) e il profondo legame con la cultura lombarda, in una sorta di resistenza alla diffusione nel capoluogo bergamasco delle splendide pale di Lorenzo Lotto e dei maestri veneti, fino a cedervi verso la fine dell'attività. E sempre lo scorso 23 novembre, in auditorium, è stata inaugurata la mostra didattica “I Marinoni ad Albino e in Val Seriana: proposte per un itinerario culturale”, a cura di Maria Luisa Madornali (responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Albino) e Chiara Paratico, che è attualmente in corso e proseguirà fino al prossimo 20 dicembre, con apertura dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Per la cronaca, previste visite guidate per scolaresche. Ma c’è di più. L’iniziativa di promozione della figura dei Marinoni andrà avanti anche in questo mese di dicembre: il prossimo 13 dicembre, infatti, l’assessorato alla Cultura promuove una visita guidata agli affreschi dei Marinoni, presenti nelle chiese e nei palazzi di Albino, Desenzano al Serio e Bondo Petello. Il volume è in vendita presso la biblioteca di Albino al prezzo di copertina di € 35,00. C.G. BOX Ed ecco una breve carrellata sui rappresentanti della Bottega dei Marinoni. Il capostipite di questi celebri pittori e notai fu Giovanni Marinoni, nato verso il 1430 a Desenzano al Serio: artista di formazione locale, forse collaboratore di Maffiolo da Cazzano, ma relativamente aggiornato sulla cultura milanese di Vincenzo Foppa e Bernardino Butinone e forse in contatto con miniatori come Jacopo da Bassano. Perdute alcune importanti opere documentate, il suo catalogo è stato ricostruito sulla base di due opere certe, il Polittico del Battista (1493, Milano, Fondazione Bagatti Valsecchi) e gli affreschi con Storie di San Bartolomeo (1492, Albino, San Bartolomeo): comprende attualmente alcuni affreschi ad Albino (S. Maria della Neve, 1496), Nembro (Addolorata) e Casnigo (Santuario della Trinità, 1511) e vari dipinti su tavola (Bergamo, S. Alessandro in Colonna; Casnigo, Trinità; Ponte Nossa, S. Maria delle Lacrime). Quindi, Marinoni Antonio, figlio di Giovanni: il suo esordio dovrebbe essere avvenuto nella bottega del padre , collaborando al Polittico del Battista e alla decorazione della Chiesetta di S. Maria della Neve (Miracolo dell'uomo caduto dacavallo, Albino, 1496) e successivamente in opere come il Polittico della Trinità (Casnigo, Santuario della Trinità). Alla sua attività di capo bottega, ancora non distinguibile da quella del fratello Bernardo, dovrebbero risalire un buon numero di affreschi e dipinti su tavola in Valle Seriana (Desenzano, Gandino, Nembro, Zanica, Alzano Lombardo, Monte di Nese). Terzo rappresentante è Marinoni Bernardo, figlio di Giovanni: nel 1493 firmava col padre e col fratello Antonio il Polittico del Battista (Milano, Museo Bagatti Valsecchi): da un documento del 1533 risulta già morto, ed è probabile avesse nella bottega un ruolo subalterno rispetto al fratello Antonio. La sua produzione è di fatto non distinguibile. Ultimo, Marinoni Ambrogio, figlio di Antonio, è documentato nel 1549, per la commissione del Polittico di S. Bartolomeo per l'omonima Chiesa in Boario di Gromo, iniziato da Antonio e consegnato nel 1533: in tale data l'opera, che rappresenta una stanca ripetizione di moduli della bottega dei Marinoni, non era stata ancora completata da Ambrogio, morto nel frattempo. C.G. |