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L'Associazione Nazionale Carabinieri di Albino ha festeggiato la Virgo Fidelis Stampa

Sabato 22 Novembre scorso, presso il Santuario Madonna del Pianto di Albino, è stata celebrata una Santa Messa dal Cappellano Rizzi Don Giuseppe, in occasione della memoria della Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri. Erano presenti il Maresciallo M. A. Paolo D'Agni, comandante la stazione Carabinieri di Albino, il Presidente della Sezione ANC con tutto il Consiglio, per il Sindaco. l'Assessore Comunale. Avv. Delia Camozzi e il numeroso Gruppo Alpini di Albino e di Comenduno.

Durante la Santa Messa, si è ricordata l'epica Battaglia di Culqualber. dove il Battaglione Carabinieri si è immolato a difesa di quel vallico, sopraffatto dalla superiorità numerica avversaria. Per questo epico gesto la bandiera dell'Arma è stata insignita della seconda medaglia d'oro al valor militare. Per l'occasione, è stato anche citato un Fedele Testimone del Signore, il Vicebrigadiere dei Carabinieri. Servo di Dio Salvo D'Acquisto, per l'eroico dono della Sua stessa vita a favore dei civili. Infatti, presentandosi a Lui alcuni soldati tedeschi, egli fu costretto a seguirli sulla Piazza di Palidoro e gli fu imposto di identificare il colpevole del presunto attentato della sera precedente. Con serenità. Salvo D'Acquisto si sforzò di dimostrare che nessuno dei presenti era colpevole ed accusò se stesso quale unico autore dell'accaduto, donde la Sua immediata fucilazione. Gli fu concessa la medaglia d'oro al valor militare ed è attualmente in corso la Causa del Processo di Canonizzazione.

Si è ricordato, inoltre, un altro eroe dei nostri tempi, caduto a Nasiriyah. il 12 Novembre di cinque anni fa: il Brigadiere Giuseppe Coletta. Uomo amante dei bambini, marito, padre, carabiniere, che ha compiuto la Sua prima missione "all'estero", ritornando nel reparto di un Ospedale italiano, in cui ha perso il figlio leucemico Paolo. Giuseppe non ha fatto nulla di straordinario, ma ha vissuto 38 anni al servizio degli “ultimi, dei piccoli”, dei Ssoli e questo Fo ha reso un eroe. Un eroismo che per concretizzarsi non ha scelto la guerra, la violenza, bensì la Via dell'Amore per il prossimo; un carabiniere che si è offerto vittima di pace e di speranza, senza retorica, ma donandosi totalmente per il bene di altri. Tutti conosciamo perfettamente la strage di Nasiriyah e quanto è accaduto; ora, però, rimane l'esempio, la Fede duratura, di Giuseppe Coletta che ha interiorizzato l'ideale del Carabiniere cristiano: "Dio è Amore"'.

La Santa Messa si è conclusa con la commemorazione profonda dei Carabinieri Defunti di Albino di questo anno 2008. Giovanni. Samir e Salvatore e, prima della benedizione finale del Cappellano, è stato letto un pensiero del Presidente Nazionale dei Carabinieri Gen. C.A. Michele Colavito. Che per gravi problemi di salute, lascia l'incarico al Vice Presidente Vicario Gen. C.A. Aldo Carleschi. Queste le parole di Michele Colavito: "... Da parte mia, da buon carabiniere, continuerò a tenere ben alto - come il nobile Girano - il mio pennacchio...rosso e blu. Da buon paracadutista, sono alla porta, in attesa della luce verde per il lancio più periglioso. Grazie a tutti Voi e che la Virgo Fidelis ci assista."

Giovanni Bonaìta

 

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