Un parco e un sentiero per tutti gli albinesi |
Entrambe le opere sono state inaugurate lo scorso 21 settembre Messe da parte le arrabbiature per gli atti di vandalismo che ha subito nei primi giorni della sua apertura, bisogna proprio dire che il nuovissimo “sentiero didattico n°6”, dedicato ad Agostino Noris, è sempre più apprezzato dagli amanti delle escursioni e delle passeggiate in montagna. Inaugurato lo scorso 21 settembre, alla presenza del sindaco di Albino, Piergiacomo Rizzi, di gran parte della Giunta Comunale, e del presidente del Gruppo Sportivo Abele Marinelli, Franco Petteni, il sentiero si sviluppa per circa 6 km, partendo dalla chiesetta di S.Maria, nella frazione di Comenduno, e toccando le località “Cappella degli Alpini”, “Grotte di Petello”, “Madonnina del Narciso”, “Croce di San Luigi”, “Pradèl” e “Merà”; da qui, la discesa, lungo la “Valle del Cornello”, fino all’entrata del parco pubblico “Enzo Martinelli”, anch’esso inaugurato il 21 settembre scorso e, come tutti sanno, dedicato al presidentissimo del GS Marinelli, Enzo Martinelli. A bocce ferme, dopo i clamori dell’inaugurazione, è giusto soffermarsi sulle caratteristiche di questo percorso, come pure del sottostante parco, che stanno qualificando la frazione di Comenduno, in termini di verde attrezzato. E a illustrare questa nuova area verde è proprio il presidente del GS Marinelli, Franco Petteni. “La passione per la montagna, ci ha sempre spinto nella promozione di escursioni che avvicinassero le persone alla pratica dell’osservare, sperimentare, conoscere ciò che la natura ci offre con tanta generosità. Il Monte Rena è da sempre la palestra del nostro proporre e il desiderio che ci stimolava da anni era quello di disporre di un percorso che, attraversando il monte quasi in orizzontale, toccasse i tantissimi aspetti naturalistici e paesaggistici che lo contraddistinguono, in un’escursione facile ed accessibile a tutti. Volevamo un percorso che riuscisse a racchiudere i tanti aspetti di geologia, di flora, di fauna e di architettura rurale del Monte Rena, ma fosse accessibile a tutti, compresi chi ha delle disabilità. E’ nato cosi questo nuovo Percorso Didattico, rivolto alle generazioni giovani, che si aggiunge a quanto già presente nella cartina sentieri che il GS Marinelli gestisce come manutenzione da anni, ed è possibile individuarlo come segnavia n°6, sentiero dedicato ad Agostino Noris, una tra le figure che hanno dato risalto alla nostra associazione, per interezza morale del suo operare e per la disponibilità e competenza che metteva come volontariato nelle molteplici iniziative comunitarie. Ci è sembrato doveroso dedicargli questo tracciato, che passa accanto alla sua casa natale, in località “Merà”. Del resto, le origini montane lo hanno forgiato, temprato nella vita, rendendolo tenace e deciso in quanto faceva, ma sempre con la serenità in viso, nei confronti dei familiari e dei colleghi nel lavoro, rendendolo un esempio da imitare. Ha lavorato tantissimo su questi sentieri e boschi, ed anche il contatto con la natura lo ha reso una persona speciale”. Detto del percorso, ora uno sguardo al parco Enzo Martinelli, capolinea proprio del sentiero didattico, che vi entra a monte di via Sottocorna. “Il parco – continua Petteni - è intitolato allo storico presidente del GS Marinelli, il Cav. Enzo Martinelli, che ha gettato il seme del nostro operare in tutti questi anni. Entriamo in un ambiente recuperato (era diventato una discarica), con una progettazione che lascia spazio al gioco libero nel prato tra le rocce e le piante, a tutti coloro che lo frequentano e percorrono le sui stradine. Dalla strada-parcheggio, vi accoglie l’albero (l’orologio delle stagioni), che i ragazzi delle scuole elementari hanno lasciato come segno del tempo e della natura. Il parco è stato attrezzato con dei giochi nella zona anteriore e con dei punti di sosta per coloro che lo frequentano, il tutto con una illuminazione sui percorsi che ben si adatta al luogo ed entra in sintonia con le soffuse luci del vicino presepe che viene allestito nel mese di dicembre da esperti volontari. Il parco è stato costruito con una tecnica particolare per quanto riguarda i muretti, che possono apparire “strani”. È stato utilizzato uno speciale acciaio Korten che si colora di rosso (non è ruggine, per cui ci si può sedere sopra), che fa contrasto con il verde dell’erba e delle piante, e con il grigio delle rocce. L’ambiente è stato messo in sicurezza dall’amministrazione comunale nella zona alta in modo che eventuali distacchi accidentali siano protetti da una rete metallica e da imponente protezione di legno. La roccia, poi, è composta prevalentemente da acciottolati di fiume che si sono consolidati in questa area del paese, dove in tempi remoti scorreva il fiume Serio. Tra le rocce molti sono gli uccelli che nidificano e che se non disturbati allietano con il loro cinguettare il passeggio delle persone che vi transitano”. “Il recupero – conclude Petteni - è stato voluto dal Gruppo Sportivo per dare alla comunità altri spazi verdi e per lasciare un segno per Enzo Martinelli, che tanto desiderava questo intervento. Intervento a cui l’Amministrazione Comunale ha creduto e promosso, non senza poca spesa. Colgo l’occasione per ringraziare Sandro Noris, promotore di questa iniziativa, ma anche Sandro Paccati, Luciano Musitelli, Gildo Testa, Enrico Martinelli, per l’aiuto continuativo nel recupero del tracciato; e grazie ad Anna che ci ha sostenuto, rifocillandoci a metà mattina con panini e bibite; e grazie ai tanti amici che ci hanno dato un aiuto; e tutti quanti si sono prodigati nel lavoro, rendendo possibile questo sentiero”. G.B. |