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SUCCESSO PER IL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIALI Stampa

Sono trascorsi oramai 14 anni, era il 1995 quando il Sindaco di allora mi nominò assessore ai Servizi Sociali di questa meravigliosa “Città di Albino - Albì”. In questi anni, ho potuto assistere a diversi cambiamenti legislativi, e ho visto modificare altresì i regolamenti e le opportunità nella gestione dei servizi sociali. La popolazione albinese, poi, è aumentata: i nostri cittadini ora sono oltre 18.000, e sono cambiati conseguentemente anche i bisogni e le aspettative delle persone.

Il modello di Stato Sociale, basato sulla gestione pubblica dei servizi, è tramontato, nella pratica, da quasi vent’anni. A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, i vincoli di assunzione del personale cui sono state sottoposte le pubbliche amministrazioni e, in particolare, i Comuni, hanno favorito il sorgere di soggetti no-profit (in particolare, cooperative) che da una fase iniziale di meri prestatori d’opera hanno acquisito competenze progettuali, gestionali e capacità di proposizione autonoma di servizi, anche se sempre dipendenti, nel proprio funzionamento, da risorse pubbliche.

La Legge Quadro di riforma dei Servizi Sociali (n. 328 del 2000), prendendo atto di queste realtà, le ha in un qual modo rilanciate attraverso una nuova visione, quella del welfare di comunità.

Per fronteggiare la crescente complessità dei bisogni sociali, da un lato si valorizza la funzione dei Comuni, gli Enti più vicini al cittadino, che devono avviare processi di collaborazione per arrivare progressivamente alla gestione associata dei servizi sociali; dall’altro, si riconosce che gli stessi non hanno né le risorse umane né quelle finanziarie per porsi quali unici attori delle politiche finalizzate alla promozione del benessere delle persone. Benessere che può essere favorito solo dalla costruzione di un sistema integrato di servizi, esito della collaborazione tra soggetti pubblici e privati presenti sul territorio che, superato il perseguimento di finalità particolari, orientano le proprie risorse umane e materiali al conseguimento di obiettivi condivisi.

Il sistema integrato dei servizi sociali non scaturisce dalla semplice addizione di quelli esistenti; la sua costruzione presuppone, pur nel rispetto delle specifiche competenze ed autonomie, la condivisione di intenzioni e programmi, in un clima di fiducia reciproca e lealtà, di aperta negoziazione e confronto, con la chiara consapevolezza che ciascuno è portatore di interessi legittimi che, pur nella collaborazione, intende far valere.

Nel nostro Comune di Albino sono fortunatamente presenti numerosi soggetti attivi in campo sociale: le Parrocchie, con le loro molteplici attività; la Fondazione Honegger; Coccolandia, con i propri asili-nido; la cooperativa Generazioni, che collabora da anni con il Comune di Albino per i servizi domiciliari a favore degli anziani; la cooperativa Il Cantiere, presente nelle attività educative rivolte ai minori; le cooperative di inserimento lavorativo (Solare, Totem, Calimero ed altre); la cooperativa La Fenice, che con le proprie affiliate gestisce i servizi residenziali, e non, a favore dei disabili; le associazioni di volontariato (Caritas, Anteas, Acat), che svolgono una importante funzione di sostegno a persone che si trovano in condizione di fragilità. E non dimentico tutte le altre associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale, che svolgono il loro lavoro con gli anziani e con le persone disagiate.

Con tutte queste realtà l’Amministrazione comunale ha avviato rapporti di collaborazione intensi; mi auguro che questa collaborazione possa essere ulteriormente incrementata nel futuro, perché il benessere dei nostri cittadini non dipende solo da una buona amministrazione, ma anche dalla valorizzazione di tutti i soggetti presenti nel nostro Comune, che con le loro rispettive competenze, i loro servizi e le loro risorse contribuiscono in modo decisivo al miglioramento della qualità della vita, il tutto seguendo quel principio di sussidiarietà orizzontale che vede nelle forme organizzate dei cittadini una risorsa vitale per il bene comune.

Sono estremamente soddisfatta della collaborazione con queste realtà vitali, dalle quali ho ricevuto tanto, non tralasciando che le stesse hanno dato molto per questa città.

l’assessore ai Servizi Sociali,

Gina Bertocchi

 

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