Sempre attivo il Dama Club Albino |
Il sodalizio sportivo proprio quest'anno festeggia i 25 anni di attività “Le superiori attitudini dell'intelletto riflessivo più chiaramente e con maggior pertinenza vengono messe alla prova dall'umile gioco di dama, che da tutta la vacua macchinosità degli scacchi”. Così si espresse un giorno il grande Edgar Allan Poe, riferendosi alla dama. Un gioco semplice, all’apparenza, ma che richiede astuzia, riflessione, calma, concentrazione. Un gioco per grandi e piccoli, che tutti, almeno una volta nella loro vita, hanno provato a fare. E che ad Albino può incontrare anche dei sostenitori, quelli che si riconoscono nel Dama Club Albino, che proprio quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attività sportiva. Presidente del sodalizio è Giacomo Suagher, 72 anni, al timone del gruppo damistico da ben 22 anni. “Per i primi tre anni – spiega Giacomo Suagher – è stato presidente Franco Benedetti. La nostra storia è molto semplice, ma siamo orgogliosi della nostra attività, che prosegue ormai da cinque lustri con entusiasmo e ricchezza di iniziative. Tutto nacque sulla spinta di Angelo Frattini, grande maestro di dama, responsabile provinciale, che ci sollecitò a creare un circolo damistico ad Albino. Detto, fatto. E, in poco tempo, si formò subito un bel gruppo: una ventina di damisti, provenienti soprattutto da Albino e dalla Val Seriana. Poi, il calo, la restrizione del numero dei partecipanti alle nostre riunioni, anche per l’avanzare di altri sport, più remunerativi. Ma lo zoccolo duro rimane, e ora possiamo contare sempre su una decina di damisti, che si ritrovano tutti i giovedì sera, dalle 20.30, presso il Break Bar, in via Patrioti 7, a Comenduno, dove c’è la nostra sede sociale”. “Il nostro obiettivo – continua Suagher – è stare insieme, giocando a dama. I nostri attuali soci vengono da Leffe, da Cenate, da Nese, da Valbrembo, e ovviamente da Albino. Nella nostra storia abbiamo avuto campioni regionali, interregionali e provinciali, e anche il prossimo anno organizzeremo ad Albino un torneo interregionale. Inoltre, parteciperemo ancora alla Festa dello Sport, organizzata dall’assessorato allo Sport del Comune di Albino. In quest’occasione, è giusto citare i rappresentanti del nostro gruppo: il vice-presidente Tino Radici; i consiglieri Giovanni Andreini, Angelo Morstabilini, Luigi Tironi e Bruno Azzola. Inoltre, sono presenti una decina di soci, soprattutto nella categoria “promozionale”, come Sara Suagher, Francattilio Pezzoli, Lino Lanfranchi e Giuseppe Birolini; nella categoria “provinciali”, come Alessandro Paccati, Vincenzo Lussana, Alessio Bisighini, Emanuele Martinelli; nella categoria “esperti”, come Michele Saporiti”. “Inutile negare che nei nostri piani c’è ovviamente l’allargamento delle nostre fila – prosegue Suagher – Magari, fra le prossime iniziative cercheremo di coinvolgere i giovani delle scuole di Albino, ma intanto invitiamo chi vuol conoscere il gioco della dama, ad incontrarci il giovedì sera, al Break Bar. Si gioca sia a dama italiana che a dama internazionale”. BOX Per quei pochi che non lo sapessero, la dama è un gioco da tavolo di strategia, in cui due giocatori muovono i rispettivi pezzi (pedine e dame) su di un supporto, chiamato damiera, che consta di 64 caselle, per la dama italiana, o di 100 o di 144 caselle, per altri tipi di dama internazionale, metà scure e meta chiare, e catturano i pezzi avversari mediante lo “scavalcamento” degli stessi. I pezzi catturati vengono rimossi dalla damiera ed esclusi dal gioco. La presa generalmente è obbligatoria. Il giocatore a cui vengono catturati tutti i pezzi o che, al suo turno di mossa, è impossibilitato a muovere, ha perso. I pezzi semplici ("pedine") possono muoversi di una sola casella alla volta, diagonalmente e in avanti, possono inoltre prendere un pezzo avversario facendo un movimento di due caselle nella stessa direzione saltando sopra il pezzo avversario nella casella intermedia. Se nella casella di arrivo si presentano per la pedina le condizioni di una nuova presa, si è in presenza di una presa multipla che va effettuata nello stesso turno di gioco. Nella Dama italiana le pedine possono mangiare solo in avanti, ma nella Dama internazionale possono mangiare sia avanti che indietro (sempre diagonalmente). Quando una pedina raggiunge la base avversaria, ossia la riga più distante nella sua direzione di marcia, diventa dama. La dama viene contrassegnata apponendo un ulteriore pezzo sopra il primo e gode di particolari poteri: a differenza delle pedine può muoversi e catturare sia avanti che indietro. Nella Dama italiana, inoltre, la dama non può essere mangiata da una pedina. Nella dama internazionale, la dama può muoversi diagonalmente, con una singola mossa, di quante caselle vuole, come l'alfiere negli Scacchi. Si noti, però, che la presa è diversa da quella scacchistica visto che la dama, nel gioco internazionale, per catturare un pezzo deve scavalcarlo. Nel gioco internazionale, una dama, dopo la presa, può fermarsi a piacere in una delle caselle libere oltre il pezzo preso. Per definire queste caratteristiche della dama nel gioco internazionale si parla spesso di dame volanti. Durante una partita potrebbe verificarsi l'episodio di patta. La patta si effettua in 2 casi esclusivi: quando restano 2 dame (una per avversario); quando restano 3 dame (1 di un avversario e 2 di un altro avversario). Gianluigi Facchinetti |