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Terre d’Albino - Giornate della Storia e dell’Arte Stampa

L’importante manifestazione “Terre di Albino – Giornate delle storia e dell’Arte” giunge quest’anno alla tredicesima edizione, mantenendo inalterato lo spirito guida che, sin dal suo primo anno, l’ha caratterizzata e resa speciale per Albino e la sua gente. L’amministrazione comunale, nello specifico l’assessorato alla Cultura, l’ha concepita, fin dal momento della sua nascita, come una parentesi culturale di ampio respiro storico-umano, che avrebbe dovuto risuonare come imperdibile richiamo annuale principalmente tra gli abitanti di Albino, ma non solo. Ecco, quindi, che, in coincidenza con il compimento del suo 13° compleanno, “Terre di Albino” si ripropone nella riscoperta del patrimonio culturale, con la rivalutazione dei personaggi del passato e del presente, che si sono distinti nei vari ambiti culturali; questo perché, come è giusto sottolineare, questa è una rassegna nata con lo scopo di far conoscere alla popolazione la Città di Albino e i personaggi, di ieri e di oggi. La struttura della manifestazione, anche per il 2008, non subirà quindi cambiamenti sostanziali rispetto agli anni precedenti, se non per lo slittamento delle iniziative tra i mesi di novembre e dicembre e anche per l’impiego della nuova struttura pubblica, l’auditorium “Città di Albino”, inaugurato dall’Amministrazione ad aprile di quest’anno. Nel dettaglio, la manifestazione includerà alcuni progetti di natura “speciale”, che renderanno l’edizione del 2008 ancora più particolare e impegnata. La scelta di incrementare progressivamente lo spessore della rassegna è stata vagliata dall’amministrazione comunale, con il preciso intento di far compiere alla rassegna stessa un passo in avanti rispetto al passato. Del resto, dopo 12 anni, possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti, nel senso che siamo riusciti nell’intento di dare vita a un appuntamento di richiamo per la nostra gente, la quale ormai sa di divenire partecipe, in autunno, di un momento di alto peso storico culturale, legato alle nostre tradizioni locali.

La manifestazione aprirà il 4 novembre con l’inaugurazione della mostra storico-documentaria “Da Caporetto a Vittorio Veneto. 1918 L’anno della vittoria”, il cui curatore è Fabio Terzi, collezionista di cimeli preziosi, nonché appassionato della Grande Guerra. Questo evento espositivo si sposa, quest’anno, con il 90° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale. In mostra saranno esposti numerosi reperti, relativi non solo al momento del combattimento, ma anche del vivere quotidiano in trincea, con il supporto di un ampio apparato di immagini tratte da fotografie dell’epoca, molte delle quali inedite, provenienti da importanti archivi fotografici privati. La mostra sarà affiancata da proiezioni di film e conferenze, rivolte in particolare alle scuole medie e superiori. In concomitanza con lo svolgimento della mostra si svolgerà un incontro di approfondimento con alcuni rappresentanti della “Società Italiana per la Guerra Bianca” e anche un confronto con alcuni rappresentanti della Regione Lombardia, i quali giungeranno ad Albino nell’ambito delle celebrazioni per il 4 novembre, per illustrare la nuova legge regionale di tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale.

Un altro evento di richiamo sarà la presentazione, domenica 23 novembre, del volume relativo alla “bottega desenzanese dei pittori Marinoni”, opera della studiosa Chiara Paratico: è dal 2005 che abbiamo deciso di sostenere questo progetto di studio, in collaborazione con l’Università di Pavia. La ricerca, molto attesa, giunge finalmente alle stampe con una co-edizione Comune di Albino-Bolis editore e il contributo della Regione Lombardia. Quella dei Marinoni fu una vera e propria bottega di famiglia, attiva tra il 1470 e il 1560, della cui attività esistono importanti attestazioni ad Albino: il ciclo di S.Bartolomeo nell’omonima chiesa, gli affreschi della chiesa della Madonna della Neve e, di attribuzione inedita da parte della stessa Paratico, gli affreschi della chiesa della Ripa e di Palazzo Spini.

Si allarga, quindi, il circolo degli artisti che hanno instaurato con il territorio di Albino un legame significativo: anche i Marinoni, così come il Moroni, hanno rivestito per la loro terra una grande importanza. La bottega di questi pittori di Desenzano fu attiva in diverse località della Val Seriana e anche in altre aree della provincia di Bergamo: Villa di Serio, Alzano, Nese, Monte di Nese, Nembro, Desenzano, Casnigo, Gandino, Ponte Nossa, Gazzaniga, Gromo, Boario di Gromo, Romacolo di Endenna, Zanica, Pontida. A Bergamo si conservano alcune loro tavole presso la Pinacoteca dell’Accademia Carrara, presso il Museo Bernareggi, le chiese di S.Alessandro della Croce e S.Alessandro in Colonna. Si può ben comprendere lo spessore culturale della ricerca che verrà diffusa sul circuito librario nazionale. Il libro verrà presentato ufficialmente domenica 23 novembre, alle 17.30, presso l’Auditorium Comunale, alla presenza dell’autrice, della prof. Luisa Giordano e del direttore dell’Accademia Carrara, Giovanni Valagussa.

La presentazione è solo l’inizio di un itinerario di promozione culturale e di altre iniziative che proseguiranno nel 2009 con il coinvolgimento di altri Comuni della Val Siriana, dove sono attestate le presenze della “bottega”. E’ in corso di definizione una seconda presentazione del volume presso lo Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, in occasione della mostra sul restauro del Polittico di S.Pietro, a cura del Rotary Club.

Per quanto riguarda, poi, le celebrazioni in onore del violinista di fama europea Carlo Antonio Marino, originario di Albino, che visse tra il 1600 e il 1700, e al quale è intitolata l’orchestra “Carlo Antonio Marino”, figura in calendario il concerto della suddetta orchestra, diretta dal maestro Natale Arnoldi. Quest’ultimo, per l’occasione, ha preparato un articolato programma con musiche inedite di Marino, oltre a un convegno sulla figura del violinista e sulla musica dell’epoca. Il violinista fu fondatore della prima scuola violinistica bergamasca e l’orchestra che porta il suo nome si è esibita in numerosi concerti in varie località della provincia e oltre con variegati programmi, riportando sempre consensi di pubblico e di critica. Le altre iniziative, che portano il patrocinio del Comune e che si dispiegheranno all’interno delle giornate della storia e dell’arte, sono poi la mostra del pittore Bruno Arturo Bonassoli, il quale esporrà da sabato 18 ottobre, presso il Museo Etnografico della Torre di Comenduno: l’inaugurazione è prevista alle 16 di sabato e la mostra rimarrà visitabile la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, con la possibilità di effettuare visite guidate al Museo, mentre dal martedì al sabato dalle 15 alle 18. Altri appuntamenti previsti in programma sono: il concerto del 22 novembre, per ricordare l’80° anniversario dell’unione dei Comuni di Albino, Desenzano-Comenduno e Vall’Alta, avvenuta a seguito di decreto prefettizio nel 1928 e la giornata di studi (29 novembre) dedicata alle presentazioni degli Atti del Convegno, in memoria di Benvenuto Cuminetti e una piccola monografia-studio sul Ponte Vecchio.

L’assessore alla Cultura,

Patrizia Azzola

 

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