Quattro chiacchiere con…con Matteo Marcassoli |
Presidente dell’associazione “Le Botteghe di Albino” Nato a Nembro 35 anni fa, ma da qualche anno residente ad Albino, Matteo Marcassoli è sposato e padre di Elisa che ha un anno. Dopo gli studi, diviene responsabile amministrativo in un’azienda locale. Nel 2000, quindi, apre al “Risöl”, nel centro storico di Albino, l’Agenzia Viaggi “Le Marmotte”, di cui è tuttora titolare e Direttore Tecnico. Dedito per anni ad attività di carattere sociale, coltiva anche una grande passione nella gestione di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi. Pur con sempre meno tempo a disposizione, è appassionato di montagna e di escursionismo. Da tre anni, poi, è presidente dell’Associazione “Le Botteghe di Albino”, che riunisce la maggior parte dei commercianti della cittadina. E proprio perché responsabile di questo sodalizio, la redazione di “Paese Mio” ha deciso di intervistare Matteo Marcassoli, ponendo domande su vari versanti. Quali sono gli ambiti di manovra dell’associazione e, nello specifico, quale è il ruolo di presidente? In continuità con chi mi ha preceduto, tra le mie priorità c’è il rafforzamento della visibilità dell’associazione sul territorio comunale, sia nei confronti dei nostri associati sia degli enti pubblici o privati che si muovono nell’ambito del commercio. Inoltre, sono referente per l’Ufficio Commercio del Comune di Albino, per gli Assessorati al Commercio e alla Cultura, coinvolti a vario titolo nelle nostre manifestazioni, e soprattutto per molti commercianti che trovano, in me e nei miei collaboratori, una sorta di sportello informativo e organizzativo per le iniziative messe in calendario durante l’anno. Quali le finalità, gli obiettivi e le iniziative messe in campo dall’associazione? Tra le finalità di quest’ultimo anno c’è stata la volontà di dare vita ad un nuovo corso del commercio di “vicinato” della nostra città. Siamo consapevoli che i negozi di tutto il centro storico, Desenzano e Albino Alta, ricoprono una valenza fondamentale per tenere viva e partecipata la città di Albino. Le zone in cui viene meno il commercio subiscono infatti un veloce degrado e una sensazione di vuoto e insicurezza che dobbiamo scongiurare in modo forte e deciso. Per questo motivo stiamo caldeggiando lo sviluppo di nuovi progetti edilizi e di spazi commerciali, volti alla riqualificazione di importanti aree del centro, sempre con un occhio attento al preesistente e alla modernità positiva e non estremizzata, che snaturerebbe l’armonia di un centro pensato e sviluppato nel corso degli anni come una vera e propria “galleria commerciale” all’aperto. Proprio in questo si nasconde un sogno. Riportare nuovi negozi nel centro: ciò equivale a portare migliore qualità di vita, fatta di comodità di negozi di vicinato appunto, sotto casa, comodi e soprattutto affidabili, perché riconosciuti per la qualità e la serietà. Quali i problemi che incontrano i commercianti ad Albino? Il problema maggiore è quello dell’identità. Stiamo assistendo ad uno sviluppo continuo di strutture commerciali alle porte del nostro centro storico che vanno innanzitutto compresi e letti con una giusta chiave. Tutto ciò che arriva, nuovo e dirompente, muove gli antichi equilibri di negozi “storici” e “tradizionali”. Diviene allora fondamentale riscrivere la propria presenza alla luce di nuove scommesse sul futuro. Molti commercianti hanno rinnovato le proprie attività sulla scia del rilancio. Credo sia la via giusta per ritagliarsi un nuovo spazio, e convivere con attività commerciali più spersonalizzate, ossia legate a marchi noti ma con modalità di vendita anonime. Proprio il rapporto di conoscenza costante e fiducia tra i nostri clienti e i commercianti di Albino può ancora fare la differenza oggi. Qual è il rapporto con l’amministrazione comunale? E con le altre associazioni? Il rapporto con l’Amministrazione comunale credo abbia da tempo una doppia velocità. Subiamo il perdurare di mancanza di continuità dell’Assessorato al Commercio che in quest’ultimo mandato ha visto molti cambi e battute di arresto. Siamo certi che un Assessore presente e appassionato, nonché preparato sulle problematiche che viviamo quotidianamente, possa portare giovamento ad entrambi. Un assessore che possa confrontarsi con noi e, soprattutto, che misuri di persona le esigenze e le potenzialità che noi commercianti possiamo esprimere. Vi è poi una componente molto positiva che è lo sforzo dell’Ufficio Commercio di tradurre in concretezza le decisioni e le norme che ci riguardano e di riuscire ad essere sostegno e aiuto nella fase più prettamente organizzativa delle manifestazioni. Con alcune Associazioni del territorio stiamo lavorando ad un proficuo avvicinamento di intenti e soprattutto di scambio reciproco in occasione degli eventi organizzati durante l’anno. Voglio citare ad esempio il gruppo Protezione Civile e l’AVIS che in più occasioni ci hanno dato una grande mano e che ci piace sostenere mediante contributi o spazi divulgativi. Ci piacerebbe continuare su questa linea con il coinvolgimento di altre realtà, e a questo scopo pensiamo di organizzare alcuni incontri conoscitivi nei prossimi mesi. Quali le prossime iniziative? Le feste natalizie, che assorbono da sempre le maggiori risorse economiche e organizzative. Per quest’anno si pensa al rinnovamento delle luminarie natalizie in tutto il centro storico. E’ questa una spesa ingente che un centinaio di commercianti si suddividono tra loro, supportati da un contributo economico dell’Amministrazione comunale che utilizziamo per pagare la corrente e alcune attività di animazione. Dopo la felice esperienza della manifestazione di luglio denominata “Albino Shopping Festival”, abbiamo inoltre messo in calendario per il prossimo anno la seconda edizione, che si arricchirà di nuovi contenuti e presenze di commercianti e aziende locali. Sogni nel cassetto Mi piace pensare ad un’Associazione che possa abbracciare le esigenze di tutti i commercianti albinesi, siano essi posizionati nel centro storico, sia nelle vie più laterali o nelle frazioni. Per essere strumento di dialogo e rilancio per un settore così importante per tutti. Associazione aperta e al passo coi tempi. Ringrazio per questo tutto il consiglio direttivo che mi affianca per il tempo speso in modo volontario per sostenere questo progetto in cui crediamo fortemente. |