Nuova urbanistica nell’area ex-stazione |
Nuova urbanistica nell’area ex-stazioneUn altro passo in avanti è stato fatto dall’amministrazionecomunale per disegnare il nuovo assetto urbano della zona dell’ex-stazione ferroviaria, al fine di renderla pronta e operativa ad accogliere la nuova stazione di testa della metropolitana leggera. Il 16 giugno scorso, infatti, dopo che alcuni giorni prima (l’11 giugno, per la precisione) era avvenuta la firma fra i soggetti contraenti, il consiglio comunale di Albino ha ratificato l’accordo di programma per la “definizione delle obbligazioni che la Città di Albino, la Teb s.p.a, la Provincia di Bergamo e la società Erc s.r.l (la società immobiliare) assumono rispetto alla realizzazione, gestione e manutenzione dei parcheggi di interscambio, funzionali alla “linea n°.1 della metro-tramvia Bergamo-Albino, localizzati in territorio di Albino”. Cambia la geografia urbanistica di Albino, dunque. Non si dà più seguito al vecchio piano norma 16, ma, attraverso un accordo di programma, “ad urbanistica concertata” fra soggetti pubblici e privati, ormai ratificato, si realizzerà un piano integrato di intervento che prevede una volumetria complessiva nella zona della ex-stazione ferroviaria di 45.000 metri cubi: circa 13.000 metri cubi in più rispetto a quanto stabilito nel piano norma 16. Ma attenti, con grandi vantaggi per la comunità albinese. Infatti, con il vecchio piano norma 16 si sarebbero incamerati soltanto gli oneri di urbanizzazione, mentre con il piano integrato di intervento, oltre agli oneri, si incamerano i cosiddetti “standard qualitativi”. In verità, questi devono essere ancora definiti con la società Erc (si stabiliranno all’atto della presentazione del PII), ma solitamente oscillano fra i 100 e i 150 euro per metro cubo, peraltro su tutta la volumetria interessata dal PII. Questo porterà nelle casse comunali da un minimo di 4 a un massimo di 6,5 milioni euro, dei quali 1,2 sono già stati stanziati dall’immobiliare privata, per sistemare la viabilità nella zona della ex-stazione ferroviaria (in particolare, a monte della stessa) e per realizzare i parcheggi che non sono di competenza di TEB e della Provincia di Bergamo (questi due enti realizzeranno i cosiddetti parcheggi di scopo, funzionali alla tramvia). Questa operazione verrà eseguita in tre fasi. Nella prima, si realizzeranno i parcheggi di scopo nell’area TEB, a monte degli attuali parcheggi del piazzale Asl; quindi, si realizzeranno le stazioni di sosta dei pullman (per questo intervento, TEB ha avuto uno stanziamento di 700.000 euro dalla Provincia di Bergamo) e il deposito dei pullman stessi: le aree verranno realizzate in ghiaia. La seconda fase prevede la realizzazione di altri parcheggi di scopo nell’area attualmente occupata dal deposito pullman: una parte di questi verranno ceduti all’amministrazione comunale, che così recupererà i parcheggi del piazzale Asl, sulla cui area il soggetto privato realizzerà un parco fluviale. Per i cittadini albinesi che non utilizzeranno la tramvia cambia poco: i parcheggi attualmente presenti nel piazzale Asl cambiano soltanto di posto, e basta. Gli automobilisti entreranno e usciranno dai parcheggi sempre da via Stazione. Diverso il discorso per quegli automobilisti che utilizzeranno i parcheggi funzionali all’utilizzo della tramvia. Per loro, e siamo nella terza fase dei lavori, è stata realizzata una nuova arteria di ingresso e di uscita, a monte della stazione ferroviaria, che si indirizzerà verso via Partigiani, precisamente dietro il gommista, e da qui sulla strada provinciale, davanti all’area Albini, dove per rendere più funzionale la viabilità verrà realizzata una rotatoria. Ma c’è di più. Il soggetto privato, poi, realizzerà, a partire dalla stazione ferroviaria, superando con un ponte il torrente Albina, un’altra arteria, questa volta di minore dimensione, funzionale all’entrata e all’uscita dei pullman. Firmato l’accordo di programma, ora bisogna concordare la progettazione del PII, la cui adozione è prevista per settembre. Intanto, c’è da sottolineare che il PII rappresenta una variante al PGT: la possibilità edificatoria di 45.000 metri cubi è già prevista in una scheda del PGT, la AT7, per un utilizzo residenziale, commerciale (una media struttura di vendita, che non supera i 2500 metri quadrati) e servizi. Il Sindaco,
Piergiacomo Rizzi |